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CORNUCOPIA

di Salvatore Aurigemma - Enciclopedia Italiana (1931)
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CORNUCOPIA

Salvatore Aurigemma

È il "corno dell'abbondanza", simbolo della fertilità, emblema del complesso di beni necessarî alla vita umana. La leggenda voleva che essendosi spezzato uno dei corni della capra Amaltea che nutriva il piccolo Giove, il corno fosse riempito di frutti, circondato di fronde, e donato da Giove alle ninfe. Un'altra leggenda voleva che Ercole, vinto Acheloo, gli strappasse uno dei corni e lo consacrasse ugualmente alle ninfe. È probabile che nel corno di abbondanza si debba vedere solo una trasformazione del corno di animale, di cui in antico ci si serviva come di vaso da bere. Spontanea doveva nascere l'idea di accoppiare il corno da bere coi frutti, a significare quello che in un'umanità primitiva doveva bastare per il benessere della vita. Ed è naturale che l'emblema divenisse specialmente l'attributo degli dei che dispensano i beni terreni.

Il corno di abbondanza appare raramente quale attributo di Giove e di Ercole; più spesso appare nelle figurazioni di Ade (Plutone) e di Dioniso; anche Satiri e Menadi, Sileno e il dio Pane ne sono talora forniti. In età posteriore la figurazione del corno d'abbondanza diviene via via più frequente. Da Alessandria, dove la dinastia dei Lagidi lo ebbe in particolare onore, l'emblema trovò larga diffusione in Grecia, in Italia e a Roma, specie sulle monete. Per i Romani, di cui è noto lo spirito realistico, esso acquistò un'importanza di primo piano, e rimase non solo l'attributo dei fiumi, ma si accompagnò con la figurazione di ogni divinità allegorica cui si attribuisse un senso o un augurio di prosperità, di fertilità e anche di felicità pubblica. Quindi la Fortuna, la Vittoria, la Pietà, la Concordia, l'Annona, la Felicità, l'Abbondanza, l'Onore, il Genio del Popolo romano lo ebbero come emblema, particolarmente sulle monete imperiali. E assai note e frequenti sono le figurazioni plastiche analoghe, specie del Genio di Augusto, del Genio del Popolo romano, delle Provincie, e infine della Fortuna, divinità di ben maggiore importanza a Roma che in Grecia. Per tali concetti è naturale che anche divinità maggiori, come Cerere, Giunone, Cibele, Hestia (e i suoi seguaci, gli dei Lari), siano figurate col cornucopia, che appare variamente ornato e striato, e decorato di nastri. Alla bocca del corno sono per lo più mele, melograni e una focaccia piramidale di farina e miele.

Bibl.: Thesaurus linguae latinae, IV (1906-09), pp. 968-69, s. v. Cornu, con tutte le fonti; E. Pottier, in Daremberg e Saglio, Dict. des antiq. gr. et rom., s. v.; H. W. Stoll, in Roscher, Lexikon d. griech. u. röm. Myth., I, Lipsia 1884-86, pp. 262-266, s. v. Amaltheia.

Vedi anche
Fortuna Antica divinità italica, più tardi identificata con la greca Τύχη, il suo culto era praticato anche presso i Romani. Venerata con il nome Fors Fortuna in un sacello sulla riva destra del Tevere, a Roma come F. primigenia o pubblica le erano dedicate feste il 5 aprile e il 25 maggio, come F. virilis l’11 ... Lari Divinità venerate dai Romani, specialmente nel culto privato presso il focolare domestico con Vesta e con i Penati. Il lare familiare vegliava sulle fortune della casa e a lui i membri della famiglia rendevano culto quotidiano, specialmente alle calende, none, idi. Secondo la leggenda, riportata solo ... annona Presso gli antichi Romani, le rendite annuali dello Stato, in denaro o in natura, e in altri periodi, l’insieme dei più essenziali prodotti agricoli ottenuti da un determinato territorio anno per anno. Nei primi secoli della Repubblica romana il grano prodotto nelle regioni vicine era sufficiente ai ... Gea (gr. ionico Γαῖα, attico Γῆ) Adattamento italiano del nome greco della dea Terra (➔ Gaia).
Tag
  • CORNO DELL'ABBONDANZA
  • ALESSANDRIA
  • ACHELOO
  • DIONISO
  • AMALTEA
Vocabolario
cornucòpia
cornucopia cornucòpia s. f. (raram. m.) [dal lat. tardo cornucopia, lat. class. cornu copiae]. – Nome classico del corno dell’abbondanza, simbolo della fertilità, raffigurato colmo di frutti e circondato d’erbe e di fiori. Nell’antichità...
fàuno
fauno fàuno s. m. [dal lat. Faunus]. – Propr., nome di un’antichissima divinità italica venerata come genio dei boschi, protettore delle greggi, provocatore di visioni di sogno e di incubi e rivelatore del futuro per mezzo di voci misteriose;...
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