LABEONE, Cornelio (Cornelius Labeo)
Scrittore latino, che conosciamo solo attraverso antiche citazioni da tre sue opere, De oraculo Apollinis Clarii, De dis animalibus e Fasti. L'apologista cristiano Arnobio lo combatte in maniera da farlo supporre suo contemporaneo: egli sarebbe, quindi, da ascrivere al sec. III d. C. L'interesse per i problemi religiosi e teosofici e per le ricerche di storia della religione e del culto, che resero i suoi scritti fonti apprezzate per i successori, rendono probabile la sua dipendenza ideale dal movimento neoplatonico, nell'aspetto però non tanto speculativo quanto erudito che esso prese nel mondo occidentale.
Bibl.: G. Kettner, C. L., Pforta 1877; J. Muelleneisen, De C. L. fragmentis, studiis, adsectatoribus, diss., Marburgo 1889. Inoltre: W. Kahl, C. L., in Philologus, suppl. V (1889), pp. 717-807; Fr. Niggetiet, De C. L., diss., Münster 1908; B. Boehm, De C. L. aetate, diss., Königsberg 1913; Ueberweg-Praechter, Grundriss d. Gesch. d. Philos., I, 12ª ed., Berlino 1926, pp. 198-99 dell'App.