CASTALDI, Cornelio
Ultimo discendente della famiglia Castaldi, nacque a Feltre nel 1463, e partecipò alla difesa di Feltre, contro la lega di Cambrai. Giureconsulto, esercitò l'avvocatura a Venezia e a Padova; poeta italiano e latino, sostenne col Bembo le ragioni del petrarchismo, ma passò poi tra gli antipetrarchisti, e il nuovo ideale espresse nelle sue rime, per lo più ricercate, di rado vive di sentimento. Fu amico dell'Augurello, del Fortunio, del Flaminio, del Fracastoro, di Andrea Navagero, di Leonico Tomeo, di Trifon Gabriello, ecc. Morì nel 1537. Le sue poesie furono pubblicate dal Farsetti (Londra-Parigi 1757); cinque epigrammi da Luigi Alpago Novello, in Giorn. storico d. lett. ital., LXXXIX (1927), pp. 206-211; e alla ristampa delle sue poesie (Feltre 1904) premise una biografia G. B. Ferracina (Feltre 1899).