CORNABO o cornone o cornuto
Tre denominazioni usate per indicare la stessa moneta, derivate dal cimiero sormontato da due ali, che il popolo battezzò per corna. Fu coniata dai marchesi di Saluzzo Lodovico II, Michele Antonio e Francesco (1475-1537) da Carlo III Duca di Savoia (1486-1553), da Guglielmo II e Bonifacio II Paleologo marchesi del Monferrato (1494-1533) e dagli usurpatori Francesco Mareuil e Pietro Berard de la Faucaudière (1515-1529), da Lodovico II e Pier Luca Fieschi signori di Messerano e Crevacuore (1521-1532) e da Bonifacio Ferrero abate di Montanaro (1529-1543). La figurazione è sempre la stessa; scudo araldico con cimiero alato e santo a cavallo: il peso varia secondo i tempi e i luoghi. Venne alle volte confusa coi cavallotti (v. cavallotto).
Bibl.: Corpus Nummorum Italicorum, I e II, Roma 1910, 1911; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, pp. 77-78.