corionepitelioma
Tumore altamente maligno a partenza dall’utero (raramente dall’ovaio o dalle tube), di solito di origine gravidica, dalla degenerazione maligna di una mola vescicolare (➔), dopo un aborto o dopo una gravidanza. Il c. si sviluppa dalla proliferazione maligna di cellule del trofoblasto e invade la parete uterina, gli organi adiacenti e i vasi pelvici. Le metastasi a distanza sono polmonari, epatiche e cerebrali. La sintomatologia di esordio, non caratteristica, è per lo più dominata dalla metrorragia; nel sangue e nelle urine si riscontrano elevate concentrazioni di gonadotropine corioniche, secrete dalle cellule tumorali. Esiste anche una rara forma di c. (c. teratogeno), da proliferazione di residui embrionali delle gonadi che possono essere localizzati in tutto il corpo, e che riproduce in parte la struttura istologica del c. uterino. Se insorge in età infantile, determina pubertà precoce, dovuta alla increzione di gonadotropine corioniche. Spesso ha decorso fulminante, da disseminazione per i vasi sanguigni e metastasi in tutto il corpo.