CORINTHUS o CORINTHIUS
Aerarius di Trimalchione, probabilmente non toreuta, ma venditore-antiquario (v. Petronius, Satyricon, 50: ... a quo emo, C. vocatur). Inoltre la sua esistenza è dubbia, sembrando piuttosto un nome inventato per un gioco di parole sull'autenticità dei "bronzi di Corinto" posseduti da Trimalchione.
Bibl.: J. M. C. Toynbee, Some Notes on Artists in the Roman World, Bruxelles 1951, p. 53.