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CORICIO di Gaza

di Silvio Giuseppe Mercati - Enciclopedia Italiana (1931)
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CORICIO (Χορίκιος) di Gaza

Silvio Giuseppe Mercati

Fu, dopo la morte del maestro Procopio, il principale sofista e oratore ufficiale di Gaza nella prima metà del sec. VI. Scrisse: otto orazioni (λόγοι) in forma di panegirici, epitalamî ed epitaffî; 12 declamazioni (μελέται) di argomento mitologico, storico ed etologico; 25 brevi discussioni (διαλέξεις) per esercizio scolastico. Puro retore, C. è alieno dalle questioni teologiche e filosofiche; cristiano, per ragioni stilistiche vela il suo cristianesimo di concetti ed espressioni pagane. Segue il più rigoroso atticismo: con frequenti citazioni e reminiscenze ostenta larga conoscenza dei suoi autori preferiti. Evita meticolosamente lo iato ed applica la cosiddetta legge delle clausole ritmiche del Meyer.

Dopo le pubblicazioni parziali di Boissonade, Graux e Förster, edizione critica completa in Choricei Gazaei Opera, rec. R. Förster, E. Richsteig, Lipsia 1930 (a pp. XXXI-XXXIV bibliografia).

Bibl.: W. Schmidt, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III, coll. 2426-2431 e in W. Christ, Geschichte der griechischen Litteratur, 6ª ed., II, Monaco 1924, p. 1031 seg.

Tag
  • CRISTIANESIMO
  • ATTICISMO
  • EPITALAMÎ
  • PROCOPIO
  • SOFISTA
Vocabolario
coricare
coricare (region. o poet. corcare) v. tr. [lat. collŏcare «collocare», nel lat. tardo «coricare», comp. di con- e locare «porre»] (io còrico, tu còrichi, ecc.). – 1. Porre giù disteso, mettere a letto: c. i bambini; c. un ferito sulla barella....
coricaménto
coricamento coricaménto s. m. [der. di coricare]. – Il coricare, il coricarsi; l’essere coricato. Anche nei sign. estens. del verbo: c. di un asse, di una vite.
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