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CORIBANTI

di Giulio GIANNELLI - Enciclopedia Italiana (1931)
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CORIBANTI (Κορύβαντες e anche Κύρβαντες; Corybantes)

Giulio GIANNELLI

Divinità minori dell'antica religione greca, ma d'origine frigia: costituivano infatti il seguito della dea Cibele e di Attis, così come i Cureti di Rea. Incerto rimane il rapporto fra le due forme del nome e il suo significato originario; ipotesi sono state proposte dagli antichi (ad esempio Strab., X, 473, 21; Apollon. Rod., I, 1134 e scolî; Erodiano, II, 386,3, ecc.) e dai moderni (v. Bibl.).

Nella mitologia greca non entrarono molto presto: Omero non li conosce, come li ignora la Teogonia esiodea; il più antico ricordo di essi è forse da riconoscersi nel poemetto Phoronis, il cui poeta, designando i Cureti come auleti frigi, dimostra appunto così di aver nozione dei Coribanti. E questo è un indizio evidente della confusione e assimilazione, che presto avvenne, tra i Coribanti di Cibele e i Cureti di Rea; in seguito i Coribanti furono identificati anche coi Dattili e, specialmente in Asia Minore e in Macedonia, coi Cabiri. In ogni modo i mitografi greci li rappresentano concordemente come creature divine o demoniache, figli di Crono o di Rea o di un eponimo Korybas, figlio di Cibele e di Iasione. Pertanto non sembra colgano il vero quei moderni scrittori che li riguardano come mitici rappresentanti di un'originaria casta sacerdotale del culto di Cibele. Questa è l'opinione, p. es, del Gerhard e del Voigt.

A essi, generalmente immaginati in numero di nove, si attribuiva l'invenzione di danze, che essi accompagnavano col suono di strumenti a fiato e del timpano (strumento da loro pure inventato; Eurip., Bacch., 120; cfr. Aristof., Vespae, 119) e che producevano in chi le ballava un effetto di stordimento e di estasi (Eurip., Bacch., 123; Hor., Carm., I, 16, 17; ecc.). La danza dei mitici Coribanti si accompagnava ai riti del culto della Gran Madre Cibele e per questo era eseguita da rappresentanti sacerdotali di essi. Anche in questa danza, come nella danza dei Cureti, avevano molta parte le armi; ma essa se ne distingueva per il selvaggio orgiasmo, per la musica frenetica, per le ferite e le mutilazioni che i danzatori s'infliggevano a vicenda. L'origine della danza coribantica è incerta; le si attribuiva però un'azione purificatrice su chi la praticava, e l'estasi mistica da essa prodotta (κορυβαντιασμός) si credeva conferisse la dote della profezia. All'iniziazione coribantica si ascriveva grande efficacia terapeutica contro i disordini psichici e nervosi e contro l'epilessia: il rito dell'iniziazione si denominava ϑρόνωσις, dal ϑρόνος su cui si faceva sedere l'iniziato, intorno al quale si svolgeva la danza.

Fuori dell'Asia, troviamo il rito dei Coribanti, oltre che a Samotracia, nell'Elide, a Brasiae, in Arcadia. I poeti e i mitografi romani identificarono spesso i Coribanti coi Lari.

Rappresentazioni di Coribanti mancano del tutto nelle pitture vascolari; e, in ogni specie di rappresentazioni, è diffiicile distinguere i Coribanti dalle altre divinità con cui spesso si confusero.

Bibl.: Lobeck, Aglaophamus, Berlino 1829; Preller-Robert, Griechische Mythologie, Berlino 1894, I, p. 653 segg.; Heyne, De sacris cum furore peractis, p. 6 segg.; Immisch, s. v. Kureten und Korybanten, in Roscher, Lexicon der griech. u. röm. Mythol., II, coll. 1587-1628; Schwenn, s. v. Korybanten, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XI, coll. 1441-1446.

Vedi anche
Cureti (gr. Κουρῆτες) Divinità minori della mitologia greca che costituivano il seguito di Rea. Nella tradizione il loro numero oscilla da 3 a 9 fino a comprendere grandi collettività; talvolta sono confusi con analoghi gruppi divini, quali i Dattili Idei, i Coribanti, i Cabiri, sempre strettamente collegati ... Iasione (gr. ᾿Ιασίων) Mitico figlio di Zeus e di Elettra, fratello di Dardano; abitava a Samotracia. In tutte le varianti è presente il suo amore per Demetra; questo o non è corrisposto, per cui I. avendo tentato violenza alla dea sarebbe stato fulminato da Zeus; oppure ha come conseguenza l’unione con Demetra ... Dattili Idei (gr. Δάκτυλοι ᾿Ιδαιοι) Nel mito greco, maghi, fabbri, inventori del fuoco, del ferro, del bronzo, della metallurgia, nonché della musica. Servitori della Gran Madre degli dei, condividono le prerogative di altre collettività mitiche, come i Cureti e i Coribanti. Il loro nome ‘dita dell’Ida’ deriverebbe ... Cabiri (gr. Κάβειροι) Divinità dell’antica religione greca. I Greci e i Romani erano ugualmente in dubbio nei riguardi sia del numero sia dell’identità di queste divinità che alcuni equiparavano ai Coribanti, altri ai Dioscuri, altri a determinate divinità del pantheon greco (Demetra, Persefone, Ade, Ermete), ...
Tag
  • ASIA MINORE
  • SAMOTRACIA
  • EPILESSIA
  • MACEDONIA
  • ERODIANO
Altri risultati per CORIBANTI
  • Coribanti
    Enciclopedia on line
    (gr. Κορύβαντες) Divinità minori della religione greca; costituivano il seguito di Cibele, ed erano talvolta identificati con analoghe collettività mitiche connesse con la Grande Madre (Cureti e Dattili Idei di Rea, Cabiri ecc.). Il loro numero variava: tre, oppure nove o dieci, con l’oscillazione caratteristica ...
  • Coribanti
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Clara Kraus Sacerdoti addetti al culto di Rea Cibele in Frigia, che finirono per identificarsi con i Cureti, sacerdoti della stessa dea nell'isola di Creta. Tale identificazione è evidente in Virgilio (cfr. Aen. III 111 " Corybantia... aera ", e Georg. IV 151 " Curetum sonitus crepitantiaque aera "). ...
Vocabolario
coribanti
coribanti (o Coribanti) s. m. pl. [dal lat. Corybantes, gr. Κορύβαντες]. – Divinità minori della mitologia greca, di origine frigia, che costituivano il seguito della dea Cibele; generalmente immaginati in numero di nove, erano ritenuti...
coribàntico
coribantico coribàntico agg. [dal gr. κορυβαντικός] (pl. m. -ci). – Di coribanti, proprio dei coribanti: feste c.; una danza coribantica. Per estens., di danze, spettacoli, ecc., di carattere orgiastico.
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