Vedi CORFU dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CORFÙ (v. vol. II, p. 832 e S 1970, p. 260)
Gli scavi e gli studi più recenti hanno offerto nuovi elementi per la storia e la topografia di C. antica.
La colonia corinzia è stata fondata (secondo i reperti archeologici, specialmente ceramici) nell'ultimo decennio dell'VIII sec. a.C. Il suo sito originario era sull'istmo della penisola di Kanoni tra i due porti antichi, porto Hyllaico a O e porto di Alcinoo a NE, nella località di Paleopolis, dove si è sviluppata in seguito l'agorà. La città si è estesa gradualmente verso S, sul versante occidentale della penisola, nella località Figareto. Durante il periodo romano l'insediamento si è ridotto di nuovo nell'area di Paleopolis, mentre dopo il VII sec., a causa delle invasioni barbariche, dopo un graduale spopolamento è stato trasferito verso N, nella piccola penisola con due cime dove nel XVI sec., durante la dominazione veneziana, fu costruita la Fortezza Vecchia.
I confini della città antica si presentano chiari nel periodo classico, dopo la costruzione delle mura: quelle settentrionali, costruite nel V sec. a.C., proteggevano la città da Ν e la isolavano dal resto del territorio. Due porte si aprivano sulla campagna. Del complesso di fortificazioni resta oggi solo la torre della porta NO, incorporata nella chiesa della Madonna di Nerantzica. Le mura meridionali isolavano la città dalla punta della penisola. Parte di esse sono state scavate nella località Figareto e sono databili nel IV sec. a.C. Mura litoranee (V sec. a.C.) difendevano le parti più facilmente espugnabili della costa orientale della penisola di Kanoni; due torri proteggevano l'ingresso del porto di Alcinoo. Resti delle mura si sono localizzate presso la sorgente di Kardaki, mentre la parte inferiore della torre orientale del porto è ancora visibile, inserita nel basamento della chiesa di S. Atanasio in località Anemomylos. In tale luogo sono stati scavati arsenali e altri importanti edifici.
L'acropoli è localizzata nella collina più alta della penisola di Kanoni, ad Analipsis, ove attualmente c'è la chiesetta di S. Marina e l'acquedotto. L'agorà si trovava a Paleopolis, dove esistevano santuari, edifici pubblici, terme e botteghe di artigiani. Delle strutture è rimasto pochissimo, perché, secondo due iscrizioni, nel periodo paleocristiano l'arcivescovo Iobianos distrusse templi, altari e altri edifici per costruire sul sito una basilica a cinque navate. Dell'epoca ellenistica sono visibili resti del bouleutèrion di forma curvilinea e dell'epoca romana membrature architettoniche dell’odèion.
La zona residenziale si estendeva verso la parte occidentale della penisola di Kanoni, ove sono stati scavati resti delle abitazioni, settori delle strade e delle condutture. Una larga strada correva lungo la penisola da Ν a S collegando l’agorà alla parte meridionale della città.
Altre strade più strette, con direzione E-O, conducevano dall'area dell'acropoli verso il porto Hyllaico.
La zona commerciale e artigianale è localizzata nel settore NO della penisola. Nella località Stratià sono stati scavati resti di officine di bronzisti e di ceramisti, botteghe e altri edifici, lungo l'antica strada (largh. 4 m) che conduceva al Santuario di Artemide e alla porta nordoccidentale delle mura.
Nella necropoli, che si estendeva a Ν e a NO della città, nella località di Garitza (Odòs Kyprode), è stato portato alla luce un grande monumento sepolcrale a pianta quadrata, analogo a quello di Menekrates (fine VII sec. a.C.). Era costruito in tecnica pseudoisodomica e includeva tre pìthoi arcaici con sepolture databili al 400 a.C. circa, evidentemente riusati.
I santuari sono distribuiti come segue: nella località Haghioi Theodoroi, presso la porta nord-occidentale delle mura, i templi di Artemide e di Apollo Pizio; nelle località Mon Repos e Kardaki, nell'area dell'Acropoli, il Tempio di Hera e quello c.d. di Kardaki; nella località Figareto, presso le mura meridionali, il Santuario di Dioniso. Di notevole importanza sono i resti del piccolo santuario all'aperto di Apollo Corcireo (fine VI sec. a.C.) che è stato scoperto a SE dell’Heràion, nell'area Mon Repos. In particolare, i resti del Tempio di Apollo Pizio sono stati portati alla luce a 150 m di distanza a NE del Santuario di Artemide; inoltre presso il Santuario di Dioniso sono stati rinvenuti i resti di una grande eschàra e parte di un frontone post-arcaico (2,7 x 1 m) con la rappresentazione di un simposio.
Il dio barbato, con pelle di pantera sulle spalle, reggente un corno potorio, e un giovane nudo, con in mano una coppa, sono sdraiati su klìnai e recano sul capo una corona di foglie di edera. Davanti a una klìne c'è una piccola tavola e un leone accovacciato sul pavimento; sulla sinistra si trovano un cane e un cratere di tipo laconico. Dioniso è la figura centrale e principale della decorazione frontonale, che probabilmente rappresenta un mito locale. Il frontone, che si data al 500 a.C. circa, mostra un evidente rapporto con l'arte arcaica corinzia, ma non mancano elementi stilistici dovuti forse a influenza italiota.
Nel resto dell'isola, verso la fine dall'epoca arcaica, si stabiliscono i primi insediamenti a ridosso del litorale, in conseguenza dello sviluppo commerciale dovuto all'importante flotta di Corfù. Mentre la popolazione della città aumentava, si cominciò a sentire l'esigenza di avere a disposizione altri porti e postazioni per i viaggi verso l'Occidente. Durante l'epoca classica ed ellenistica gli insediamenti si moltiplicarono; la maggior parte di essi sono localizzati sulla costa settentrionale e nord-occidentale dell'isola, presso i villaggi attuali di Karoussades, Acaravi, Roda, Afiona e Kassiopi.
Afiona a NO e Kassiopi a NE sono state fondate probabilmente da Pirro, re dell'Epiro, come capisaldi per le attività militari in Occidente. Kassiopi durante l'epoca romana ha conosciuto un grande sviluppo, come testimoniano i resti di grandi edifici e di terme, databili tra il I e il V sec. d.C., scavati nell'area della chiesa della Madonna di Kassopitra, che si trova al centro della città romana, dove era forse anche il Santuario di Zeus Kàssios. Un altro grande edificio, di funzione ignota, è stato scavato lungo la strada che conduce da Kassiopi a Roda, dove sono stati rinvenuti negli anni passati i resti di un tempio dorico con il suo altare e parte di un grande edificio (ambedue si datano al V sec. a.C.).
In località Almyros, tra Kassiopi e Roda, si è scavata una vasta necropoli di epoca arcaica e classica, mentre a Ermones e in località Ghiallinà, nell'area centro-occidentale dell'isola, sono stati rilevati nuovi siti preistorici dell'Età del Bronzo (3000-1000 a.C.).
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