core
Nel linguaggio aziendale, un’area d’affari, un’attività, un processo, o una competenza considerati centrali per il raggiungimento di un certo obiettivo. Con l’espressione c. business, per es., si identifica l’attività di un’impresa che opera in una varietà di business sulla quale si indirizzano i suoi maggiori investimenti (➔ anche business).
Il concetto di c. ha ottenuto un’attenzione particolare in seguito alla pubblicazione di Competing for the future di G. Hamel e C.K. Prahalad (1996), in cui i due autori sostengono la necessità per le imprese di focalizzarsi sulle proprie c. competences. Esse sono tipicamente trasversali a un’attività o a un settore, e possono riguardare la particolare attitudine a costruire, progettare, realizzare un prodotto o anche a organizzare, gestire, programmare. Le c. competences rappresentano il saper fare di un’azienda, tradotto in prodotti o servizi; sono considerate un fattore competitivo determinante, in particolare nei contesti caratterizzati dallo sviluppo del settore terziario e dalla necessità di perseguire la qualità come elemento distintivo di beni e servizi. Secondo Hamel e Prahalad, i cambiamenti nel contesto competitivo legati alla globalizzazione e alla rivoluzione digitale pongono la necessità di una strategia meglio articolata rispetto al passato. I nuovi settori emergenti a elevato contenuto tecnologico sono caratterizzati, infatti, da una sostenuta evoluzione e da un ridotto ciclo di vita dei prodotti. Competere nei mercati dei prodotti finali diventa quindi difficile e rischioso, in quanto le tecnologie tendono a essere cannibalizzate rapidamente e il periodo per il ritorno degli investimenti si riduce notevolmente. Solo l’individuazione, la coltivazione e lo sfruttamento di c. competences trasversali a più mercati, durevoli nel tempo e difficilmente imitabili, rende possibile la creazione di un vantaggio competitivo duraturo.