COPYRIGHT (termine inglese, che significa "diritto d'autore")
Questa parola, stampata nel verso del frontespizio in molti libri significa che nell'anno, indicato di seguito alla parola, l'autore o l'editore hanno provveduto a depositare l'opera, per ottenere la protezione negli Stati Uniti d'America. (v. autore, diritto d').
Soltanto nell'anno 1891 gli Stati Uniti accolsero, con limitazioni, il principio della protezione internazionale delle opere dell'ingegno: la più grave di tali limitazioni era costituita dall'obbligo di stampare l'opera negli Stati Uniti, con caratteri americani e a mezzo di operai americani, e di pubblicarla contemporaneamente nel paese d'origine. Tale clausola rendeva illusoria la protezione, e raramente gli autori si sobbarcavano alla ingente spesa relativa. In seguito alle proteste insorte, specialmente dopo che le opere americane cominciarono ad avere diffusione in Europa, dove però i governi generalmente rifiutavano la loro protezione per mancanza di reciprocità, nel marzo 1914 la cosiddetta manufacturing clause venne abolita e la protezione fu accordata a chi, dopo avere espressamente fatto menzione nell'edizione originale della riserva del diritto, inviasse due esemplari dell'opera al Register of Copyright a Washington. Le opere aventi diritto al copyright sono registrate nel Catalogue of Copyright entries (Washington 1891 segg.), pubblicazione periodica ripartita in gruppi, con indici generali per anno. Gli stranieri devono assicurare la reciprocità. L'esistenza della reciprocità fra Italia e Stati Uniti è stata dichiarata con scambio di note, avvenuto il 28 ottobre 1892 e il 4 marzo 1915.