coppie ioniche
I sali inorganici come il cloruro sodico si sciolgono in acqua solvatandosi e fornendo due specie ioniche con cariche opposte, un catione Na+ e un anione Cl− nell’esempio indicato, che conducono la corrente elettrica. La situazione è diversa quando la polarità del mezzo è inferiore a quella dell’acqua, come nel caso dei solventi organici, dove la maggior parte dei sali e, in particolare, di quelli organici rimane indissociata o parzialmente dissociata. Si possono individuare situazioni in cui il catione A+ e l’anione B− formano coppie ioniche a contatto A+B− (intimate ion pair), oppure coppie solvatate dal solvente S, S−A+B−, oppure coppie separate dal solvente, A+−S−B−, che ancora non conducono la corrente elettrica, prima di arrivare agli ioni liberi solvatati A+−S e B−−S. Più coppie ioniche possono anche formare aggregati, specialmente ad alta concentrazione. La presenza di coppie ioniche ha influenza sulla stereochimica delle reazioni chimiche in quanto il controione esercita nello spazio una protezione dello ione interessato. Viene anche influenzata la velocità delle reazioni dipendenti da cationi o anioni in forma di coppie ioniche. Così la polimerizzazione anionica dello stirene, effettuata sotto il controllo di un catione alcalino, avviene più velocemente se la coppia ionica è separata dal solvente di quanto non avvenga se la stessa è a contatto con l’anione del polistirene. Esistono, comunque, altre reazioni in cui si osserva un comportamento inverso. In ogni caso l’effetto di una coppia ionica nelle sue varie forme può avere importanza determinante per il risultato di una sintesi.