coppia
còppia [Der. del lat. copula] [LSF] Insieme di due cose di specie identica o simile, messe insieme o collegate da speciali relazioni. ◆ [MCC] Nella meccanica applicata: (a) l'insieme di due corpi tra loro in contatto in modo tale che la posizione relativa risulti individuata da un numero di parametri scalari inferiore a quello occorrente nel caso di corpi completamente liberi; (b) in partic., c. cinematica, quella nella quale è sufficiente un solo parametro scalare per individuare la posizione relativa dei due corpi di cui essa è composta. È detta c. semplice, o inferiore, la c. cinematica nella quale il vincolo consiste nel contatto di due superfici praticamente uguali e combacianti, e può essere prismatica (costituita da una sbarra rigida che scorre dentro un altro corpo rigido opportunamente sagomato), rotoidale (un corpo rigido limitato da un'opportuna superficie di rivoluzione) ed elicoidale (l'insieme di una vite e della sua madrevite); c. superiore, la c. cinematica nei casi non riducibili ai tre tipi precedenti, che non è di per sé cinematica, ma può esserlo in seno alla catena cinematica cui appartiene, in virtù di altri vincoli (per es., la c. di ruote dentate, il sistema eccentrico e bilanciere, ecc.): v. cinematismo: I 599 f. ◆ [MCC] C. cinematica: v. sopra: [MCC]. ◆ [FNC] C. delta, o δ: v. simmetrie dinamiche in fisica nucleare: V 212 b. ◆ [MCC] C. di forze o, semplic., coppia: l'insieme di due forze (in generale, due vettori) aventi rette d'azione diverse ma parallele fra loro, a una distanza b (braccio), verso opposto e uguale intensità F (v. fig.), che si chiama intensità della c.; verso della c. è il verso di rotazione univocamente definito dalle due forze; infine, momento della c. è il vettore M=r╳F, essendo r la distanza orientata dal punto di applicazione di una qualunque delle due forze al punto di applicazione dell'altra; il modulo di M vale comunque ±bF (positivo se M, r e F costituiscono una terna levogira). ◆ [FSN] C. di particelle: l'insieme di una particella e della corrispondente antiparticella (l'elettrone e il positrone, il protone e l'antiprotone, ecc.). ◆ [ALG] C. di vettori: l'insieme di due vettori applicati aventi lo stesso modulo e la stessa direzione ma versi opposti, costituente una generalizzazione della nozione di c. di forze (v. sopra). ◆ [GFS] C. doppia e singola: modelli di sorgenti sismiche dipolari: v. sismologia: V 252 f, c. ◆ [CHF] C. redox: v. pila chimica: IV 511 e. ◆ [ELT] C. telefonica: l'insieme dei due fili che costituiscono un circuito bifilare. ◆ [EMG] [TRM] C. termoelettrica: c. di metalli o semiconduttori diversi in cui si produce l'effetto termoelettrico: v. termoelettricità: VI 183 e. ◆ [EMG] C. voltaica: (a) l'insieme dei due conduttori metallici, omotermi, di natura diversa, a contatto tra loro, in cui insorge l'effetto Volta; (b) l'insieme dei due conduttori, immersi in un elettrolito, costituenti una pila chimica. ◆ [MCC] Braccio, intensità, momento e verso di c.: v. sopra: C. di forze. ◆ [FNC] Creazione interna di c.: v. raggi gamma: IV 732 d. ◆ [FSN] Produzione di c.: processo d'interazione fra particelle il cui risultato è la creazione di una c. particella-antiparticella; per es., v. astronomia gamma: I 228 b. ◆ [MCC] Variabili di c. cinematica: v. sopra: C. cinematica.