Famiglia di decoratori e costruttori. Mariano (Firenze 1839 - ivi 1920), fu intagliatore in legno e avviò, avvalendosi della collaborazione dei figli Gino, Carlo e Adolfo, un efficiente e stimato laboratorio (la Casa artistica) che eseguì importanti arredi, di case e navi, anche fuori d'Italia. Gino (Firenze 1866 - Roma 1927) si dedicò soprattutto all'architettura, realizzando pittoresche opere inserite nel paesaggio (a Genova, tra l'altro, i castelli MacKenzie, 1897-1906, e Bruzzo, 1904, il castello Frisoni a Bucine, villa Biancardi a Codogno, ecc.) o nel contesto urbano (palazzi a Genova e a Messina; quartiere nei pressi dell'odierna piazza Buenos Aires a Roma, 1920-24). Carlo (Firenze 1868 - ivi 1952) si dedicò alla pittura decorativa e Adolfo (Firenze 1871 - Montemurlo 1951) eseguì la decorazione della nuova Borsa di Genova (1912), varî allestimenti e ristrutturazioni a Firenze e, a Milano, il palazzo delle Assicurazioni Generali in via Broletto e il castello Cova in via Carducci. Nelle realizzazioni architettoniche, come nel campo degli arredi, i C. elaborarono uno stile particolare basato sull'ingigantimento del motivo decorativo e sul fantasioso assemblaggio di elementi che vanno dal moresco al neogotico, dal neorinascimentale al neobarocco.