copolimero
Macromolecola contenente monomeri di due o più specie diverse. A seconda della distribuzione relativa delle molecole monomere si possono avere diversi tipi di copolimeri. L’uso dei copolimeri è andato progressivamente estendendosi poiché si è constatato che con la copolimerizzazione si possono introdurre caratteristiche che i singoli omopolimeri non possiedono. Per quanto riguarda la struttura di un copolimero, si può avere un’alternanza irregolare dei due monomeri diversi, oppure la riunione di gruppi di monomeri di un tipo con altri di tipo differente (copolimeri a blocchi). La preparazione di questi tipi di copolimeri può essere realizzata polimerizzando separatamente ciascun monomero fino alla formazione di oligomeri (prodotti a basso peso molecolare, detti anche prepolimeri), e unendo successivamente questi ultimi tra loro attraverso i loro gruppi funzionali oppure per reazione con un composto bifunzionale. Si possono avere anche copolimeri aggraffati (o a innesto) in cui una delle unità monomeriche fa parte soltanto della catena principale e l’altra di quelle laterali. I copolimeri aggraffati vengono preparati generalmente polimerizzando un secondo monomero in presenza di un prepolimero del primo monomero, nel quale si producono dei centri attivati mediante l’azione di adatti reattivi, come perossidi o sistemi di ossidoriduzione; oppure, per trasferimento dell’attivazione da una catena in crescita a un prepolimero già formato; o, infine, per irradiazione, con radiazioni di alta energia, del polimero di base in presenza del secondo monomero. La copolimerizzazione per aggraffatura può dar luogo a prodotti dotati di particolari caratteristiche meccaniche. Sono infine stati preparati copolimeri alternati regolari che, per la ;loro regolarità di struttura, potrebbero dar luogo a prodotti dotati di caratteristiche particolari. (*)