COPERTINO (A. T., 27-28-29)
Grosso centro della provincia di Lecce, posto a 34 m. s. m., con stazione sulla Novoli Nardò. Conta 9169 ab. e consta della parte medievale, "la Terra", a O., di figura ellittica, e della parte moderna, il "Borgo", a E., con vie più ampie, dritte e fiancheggiate da alberi. Il centro sorge in un'oasi di terreno tufaceo, che è quasi da tutte le parti circondata da aree calcaree. Il territorio del suo comune (57,76 kmq., con 9888 ab.) è coltivato massimamente a ulivi, a viti e a cereali. È praticata, con carattere casalingo, l'industria tessile del cotone.
Monumenti. - L'intonazione stilistica delle costruzioni meno recenti è barocca o baroccheggiante. Soprattutto notevole è il castello, edificato da Evangelista Menga nel 1540 per ordine di Alfonso Castriota, principe di Albania e conte di Copertino: poderosa mole trapezoidale, con alto mastio quadrato (di costruzione angioina), con bastioni angolari e con un sontuoso portale cinquecentesco. Nel cortile ancora appaiono forme romaniche di costruzioni precedenti: la cappella di San Marco contiene affreschi attribuiti a Giov. Sav. Strafella da Copertino (sec. XVI). La parrocchia, eretta alla fine del sec. XI, sopraffatta da rifacimenti (1235 e 1506) e ingrandimenti successivi (1707), non rivela la nativa struttura romanica che in qualche traccia. Ha una Deposizione, attribuita a G. S. Strafella. Bello e possente il campanile barocco dei primi del sec. XVII. Interessante purè la chiesa barocca del Rosario: nella facciata ha una finestra con transenna in pietra traforata, che ricorda affini chiusure fiancheggianti un grazioso portale nei pressi di Via Margherita di Savoia.