COPÁN
. Grande metropoli dei Maya precolombiani, situata nella valle omonima nella parte occidentale dell'Honduras presso il confine con il Guatemala e percorsa dal Río Copán, che con le sue periodiche inondazioni vi mantiene una fiorente vegetazione. Secondo la leggenda la città sarebbe stata fondata dal demiurgo Cuculcán e vanterebbe un'antichità maggiore (sec. III d. C.?) di quella delle città maya dell'Yucatán e della stessa Palenque.
Le rovine di Copán distano circa 1 km. dal villaggio omonimo e consistono principalmente in una grandissima piazza rettangolare di m. 1000 per 100, in parte circondata da terrazze da 3 a 5 m. d'altezza; il lato sud è occupato da una piramide di m. 6. Parecchi monumenti sono ancora visibili, alcune grandi statue di divinità bene scolpite e cariche a profusione d'ornamenti, e ancor più grandi stele in altorilievo rappresentanti figure umane con vesti e abbigliamenti complicati e lussuosi e con iscrizioni in caratteri maya. Famosa fra questi avanzi la "corte della scala geroglifica", così detta per esserne gli scalini accuratamente incisi a glifi; tale scala sale a S. della piramide e porta gigantesche sculture di teste umane. Un'altra scala è adorna di statue di giaguari.
Tutta la regione è assai ricca di iscrizioni maya. Gli archeologi, primo fra essi il Maudslay che ne fu assiduo studioso e che tentò la ricostruzione di Copán in un modello in gesso, constatarono che la città era andata lentamente ingrandendosi man mano che aumentava la sua popolazione; poco prima però dell'invasione spagnola, essa era decaduta come le consorelle dello Yucatán (v. maya).
Bibl.: Maudslay, Explor. of the Ruins and Site of Copan, in Proc. of the Royal Geogr. Society, Londra 1886; id., Archaeology, in Biol. Centr. Americana di S. Godman, Londra 1889-1902; Prehistoric Ruins of Copan, in Memoirs of the Peabody Museum, Cambridge-Harvard University, 1896; Morley, The Inscriptions of Copan, in Publ. Carnegie Instit. of Washington, n. 219, 1920; Spinden, A Study of Maya Art, in Mem. of the Peabody Museum, 1913; E. Seler, Die Monumente von Copan u. Quiriguá u. die Altarplatte von Palenque, in Verh. Berl. Anthr. Gesell., 18 nov. 1899.