CONVERSIONE
Logica. - Nella logica aristotelica, e in quella scolastica che se ne venne sviluppando, la conversione (gr. αντιστροϕή, lat. conversio) è il procedimento mediante il quale, dato un giudizio, se ne ottiene un altro ponendo il soggetto al posto del predicato e il predicato al posto del soggetto. Leggi della conversione sono quelle determinanti le variazioni che, in tale passaggio, deve subire la qualità (affermativa o negativa) e la quantità (particolare o universale) del giudizio dato, per continuare a esser vero. Cosl, conversio pura o simplex è quella dei giudizî che non devon perciò subire alcuna mutazione, conversio per accidens quella che ne modifica la quantità, conversio per comtrapositionem quella che ne modifica la qualità.