CONTROVERSIA
È propriamente la quaestio (τὸ κρινόμενον) su cui verte la discussione delle parti contendenti in una causa giuridica (controversia vera). Poi, sostituitasi l'eloquenza della scuola a quella del foro, fu uno dei due generi di declamationes, su un supposto dibattito giudiziario (controversia ficta) che o riprendeva una causa celebre, discussa in tribunale, con l'aggiunta di qualche nuova complicazione giudiziaria, o agitava in maniera enfatica il pro e il contro di casi complessi e inverosimili (Tac., De orat., 35; Quint., II, 10, 4 segg. e passim; Petr. Sat.,1-6).
Bibl.: H. Bornecque, Sénèque le rhéteur, controverses et suasoires, Parigi 1902; V. Cucheval, Histoire de l'éloquence romaine depuis la mort de Cicéron jusqu'à l'avènement de l'empereur Hadrien, I, Parigi 1893, p. 217 segg.; E. Norden, Die antike Kunstprosa, I, 2ª ed., Lipsia 1909, p. 273 segg.