contropiedista
s. m. e f. Chi, nel gioco del calcio, si distingue nelle azioni di contropiede.
• L’osservazione più condivisibile, e piena di humour, resta quella di Gigi Simoni: «la mia Inter ‒ ha detto qualche giorno fa ‒ giocava verticale e veloce come la Roma di [Luciano] Spalletti, però a me davano del contropiedista». Se proprio [Roberto] Mancini dovesse lasciare, ecco un allenatore «da Inter»: moralmente integro, ironico. (Roberto Andreotti, Manifesto, 20 maggio 2008, p. 16, Sport) • All’ala sinistra il nigeriano [Nnamdi] Oduamadi (’90, 4 gol), pericoloso contropiedista in prestito dal Milan. (Mirco Giorgi, Secolo XIX, 13 maggio 2014, p. 37, La Spezia Sport) • L’attaccante udinese è un ottimo esterno con spiccate doti da contropiedista: sarà importante, ma forse serve ancora qualcos’altro, visto che [Simone] Raffini al momento non è pronto per fare le veci di [Rachid] Arma. (Alberto Bertolotto, Messaggero Veneto, 9 dicembre 2016, p. 74, Pordenone).
- Derivato dal s. m. contropiede con l’aggiunta del suffisso -ista.
- Già attestato nell’Unità del 18 agosto 1958, p. 5 (N. C.).