CONTRARIETÀ
. Come termine tecnico della logica classica, la contrarietà (ἐναντιο0της) è una delle quattro forme di opposizione distinte da Aristotele (v. antitesi), ed è propriamente definita come forma estrema della differenza (p. es., tra i differenti colori, contrarî sono il bianco e il nero). L'opposizione di contrarietà ha quindi luogo, essenzialmente, tra due singoli concetti: ma può trasferirsi anche nella sfera dei giudizî, e in tal caso essa è costituita dalla relazione tra due giudizî di egual soggetto ed egual predicato ed entrambi universali, ma l'uno affermativo e l'altro negativo. In questo rapporto di contrarietà, i due giudizî non possono essere entrambi veri, ma possono essere entrambi falsi: ad esso non si applica quindi il principio del terzo escluso.