TELEKI, conte László
Uomo politico e drammaturgo ungherese. Nato l'11 febbraio 1811 a Pest, ultimò i suoi studî di giurisprudenza a Berlino: appena venticinquenne fu deputato alla dieta transilvana e fin dal 1843 fu uno dei capi dell'opposizione liberale alla Camera dei magnati ungherese. Negli anni 1848 e '49 rappresentò il governo di Kossuth a Parigi e vi rimase anche durante l'epoca dell'assolutismo, cercando di destare simpatie per il suo paese. Imprigionato ed estradato dal governo sassone nel 1860, fu graziato da Francesco Giuseppe, a condizione che si astenesse dalla politica opposizionale. Ciò nondimeno egli si lasciò trascinare nella dieta del 1861 alla testa del partito d'opposizione e si suicidò, per ragioni non sufficientemente appurate, il 5 maggio 1861 a Pest.
La sua unica opera d'importanza superiore è la tragedia Kegyenc (Il favorito, 1841), la tragedia di Petronio Massimo che si vendica dell'imperatore Valentiniano, seduttore di sua moglie. L'opera, accolta con favore dai letterati, offre un quadro storico magistrale sulla Roma decadente, con scene di grande potenza.
Bibl.: E. Vértesy, A magyar romantikus dráma (Il dramma romantico ungherese), Budapest, 1913.