contatto
contatto [Der. del part. pass. contactus del lat. contingere "toccare"] [ASF] C. di astri: l'apparenza per cui il disco luminoso di un astro tocca, esternamente o internamente, il disco luminoso di un altro astro con cui venga in congiunzione; ovviamente, si tratta di astri provvisti di diametro apparente sensibile, e quindi, del Sole, della Luna, dei pianeti e di alcuni satelliti di questi. Il termine è particolarmente usato nelle eclissi di Sole, parlandosi di primo c. e di ultimo c. per indicare l'istante il cui il disco della Luna tocca quello del Sole, rispettiv. all'inizio e alla fine dell'occultamento. ◆ [FTC] [EMG] C. elettrico: il collegamento fra due conduttori, sia diretto (i due conduttori sono portati a toccarsi), sia indiretto, tramite un terzo conduttore, di resistenza elettrica trascurabile, che li tocchi ambedue (reoforo di c.); si chiama resistenza di c. la resistenza elettrica fra i due conduttori collegati. Per un buon c. occorre che tale resistenza, e quindi la conseguente caduta di tensione al c., sia la più piccola possibile, per la qual cosa occorrono superfici di c. ben pulite e sufficientemente estese. Nel caso di conduttori in moto relativo, si ricorre a c. striscianti, realizzati di norma mediante spazzole di speciali materiali di piccola resistività (carbone, rame, ecc.), di solito solidali con il corpo fisso (o che si considera tale) e premute con-tro un anello solidale con il corpo rotante. ◆ [FTC] [EMG] C. elettrico ohmico: un c. elettrico per il quale valga la prima legge empirica di Ohm, vale a dire un c. lineare bidirezionale, come sono gli ordinari c. metallici. La locuz. è usata in contrapp. al tipo di c. che si ha, per es., fra un metallo e un semiconduttore o fra due semiconduttori di tipo diverso, che, viceversa, è non lineare, unidirezionale (per es., v. giunzione p-n: III 45 a). ◆ [FTC] [EMG] C. elettrico strisciante: v. sopra: C. elettrico. ◆ [OTT] C. ottico: (a) il c. tra due superfici rifrangenti (per es., quelle di due lenti a c. fra loro) quando un fascio di luce le attraversa pratic. senza perdite; ciò s'ottiene mediante un'accurata lavorazione e pulizia delle superfici, volte a evitare la presenza di straterelli d'aria tra esse, con conseguenti riflessioni indesiderate; (b) il c. tra immagini ottiche che siano portate a combaciare, per es. in alcuni tipi di interferometri e di telemetri. ◆ [ALG] C. tra curve e superfici: due curve C e C' hanno un c. in un punto P se P è un punto semplice per C e C' e se C e C' hanno la stessa tangente in P. Analogamente, si definisce il c. tra curve e superfici. ◆ [FML] Angolo di c.: l'angolo fra la superficie libera di un liquido e la superficie del recipiente che lo contiene oppure quella di un solido in esso parzialmente immerso, là dove si passa dall'una al-l'altra: → bagnabilità. ◆ [EMG] Differenza di potenziale di c.: quella che si manifesta nell'effetto Volta: v. Volta, effetto. ◆ [ELT] Impedenza di c.: v. diodi a stato solido per microonde: II 207 b. ◆ [FTC] [EMG] Resistenza di c. elettrico: v. sopra: C. elettrico. ◆ [ALG] Trasformazione di c.: trasformazione tra due piani che a elementi differenziali del primo ordine del primo piano fa corrispondere elementi differenziali del primo ordine del secondo piano; tale nozione si generalizza alle varietà differenziabili. Una trasformazione di c. rilevante nella meccanica analitica è la trasformata di Legendre: v. meccanica analitica: III 656 a.