contatore
Dispositivo che conta oggetti (per es., particelle o impulsi elettrici) e, in modo figurato, altre cose come, per es., l’energia elettrica.
Il c. di energia elettrica è un apparecchio che misura, indicandone il valore, l’energia elettrica assorbita da un circuito elettrico; è costituito da un circuito wattmetrico, nel quale dalla corrente di utenza e dalla tensione di linea si risale alla potenza assorbita, e da un totalizzatore nel tempo. Sono quindi dei wattorametri. Nei c. elettronici di nuova generazione la misurazione dell’energia consumata è effettuata attraverso dispositivi integrati digitali che garantiscono numerosi vantaggi, tra cui: misurazioni non approssimate dei consumi reali, lettura a distanza (telegestione), maggiori e visualizzabili informazioni puntuali sull’utenza (potenza disponibile e istantanea in kW, tariffa di fascia oraria in corso, energia attiva prelevata ed eventualmente immessa in kWh fino al momento della misura, energia reattiva in kvarh e prelievo massimo di kW registrati fino al momento della misura ecc.). Per i punti di prelievo dalla rete in bassa tensione su tutto il territorio nazionale, l’AEEG (➔ Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas) ha previsto (delibera AEEG 292/2006), nel periodo 2008-11, l’introduzione dei c. elettronici di energia elettrica predisposti per la telegestione.
Il c. del gas è un dispositivo per il calcolo dei volumi di gas prelevati da un impianto utilizzatore, che si effettua attraverso sensori di pressione e temperatura. Anche nel settore della distribuzione del gas naturale è stata stabilita l’installazione presso tutte le utenze nazionali di c. elettronici (delibera AEEG ARG/gas 155/2008).