contatore
contatóre [Der. di contare] [LSF] Apparecchio o dispositivo che conta oggetti (per es., particelle o impulsi elettrici) e, figurat., altre cose: per es., energia elettrica, come nei c. di energia elettrica (quasi che il c. contasse i kilowattora che "passano" in esso). ◆ [ALG] C. di α-cluster: v. gruppi di Lie: III 120 b. ◆ [FTC] [EMG] C. di energia elettrica: misura, indicandone il valore, l'energia elettrica assorbita da un circuito elettrico; è costituito da un circuito wattmetrico, nel quale dalla corrente di utenza e dalla tensione di linea si risale alla potenza assorbita, e da un totalizzatore nel tempo (generalm. un contagiri): sono quindi dei wattorametri. Essi sono costruiti secondo vari principi; per es., il c. elettrodinamico, o Thompson, ha lo schema di un motorino elettrico, nel quale l'indotto è percorso da una corrente la cui intensità è proporzionale alla tensione di rete e l'induttore dalla corrente del circuito di utenza; sull'asse dell'indotto è calettato anche un leggero disco metallico che gira tra le espansioni polari di una calamita permanente e serve da freno. Il tipo di c. più semplice e più diffuso sulle reti a corrente alternata è però il c. a induzione, costituito (v. fig.) da due bobine con nucleo di ferro laminato le cui espansioni abbracciano, con piccolo traferro, il bordo di un leggero disco metallico; una di esse è percorsa da una corrente di intensità proporzionale alla tensione (bobina voltmetrica) e, data la fortissima induttanza, sfasata di 90° in ritardo, mentre l'altra è percorsa dalla corrente del circuito di utenza (bobina amperometrica); ogni bobina reagisce sulle correnti indotte nel disco dal-l'altra: un magnete permanente che abbraccia il lembo del disco tra le sue espansioni serve da freno; per compensare gli attriti le cose sono disposte in modo che, anche in assenza di corrente utilizzata, il disco giri lentissimamente, esso però non può compiere a vuoto più di un giro perché una piccola massa magnetica posta sull'albero lo arresta quando passa davanti al magnete-freno; sull'asse del disco è montato un contagiri. Per distribuzioni trifasi a triangolo il c. deve possedere due dischi e due sistemi di bobine inserite su due fasi; il contagiri, invece, può essere unico. Per distribuzioni trifasi con filo neutro occorre adoperare tre c. o un c. con tre equipaggi mobili e tre contagiri indipendenti. Per l'applicazione di tariffe e patti di utenza speciali, si adottano tipi particolari, derivati dallo schema precedente. ◆ [FSN] C. di particelle: dispositivo per contare il numero di particelle ionizzanti incidenti in un dato volume e oggi sentito come sinon. di rivelatore (di particelle), che è termine più usato in quanto più generale, riferendosi esso non soltanto al conteggio di particelle ma anche alla misurazione di loro caratteristiche: v. rivelatori di particelle; in partic., c. proporzionali sono quelli il cui segnale d'uscita è proporzionale al-l'energia della particella contata (v. rivelatori di particelle: V 58 b). ◆ [ELT] C. elettromeccanico: c. di impulsi elettrici, costituito da un elettromagnete, eccitato dagli impulsi da contare, che, agendo su un'ancora mobile, fa scattare di un passo a ogni impulso, mediante un meccanismo a nottolino, un contagiri decimale a rotismi. Di questo tipo furono nel passato gli indicatori numerici dei c. di particelle di allora, e tali sono tuttora i c. telefonici che nelle centrali contano le chiamate telefoniche sulle singole linee. ◆ [ELT] C. elettronico: dispositivo per misurare il numero di impulsi elettronici presenti in un dato periodo di tempo o la frequenza di un segnale periodico: v. conteggio elettronico.