TITEL-PETRESCU, Constantin
Uomo politico romeno, nato nel 1887 da famiglia operaia, morto a Bucarest nel dicembre 1957. Ancora studente di liceo si iscrisse al partito socialista; dopo un periodo di studî a Parigi, ritornato in patria, avvocato di grido, fu, nel 1914, tra i fondatori della Confederazione generale del lavoro. Diresse l'organo socialista Mondo nuovo. Organizzò la resistenza antinazista fra gli intellettuali durante la seconda guerra mondiale. Al termine del conflitto, fu eletto presidente del partito socialdemocratico, che alle prime elezioni riportò un grande successo. Rifiutò la fusione coi comunisti, imposta nel 1946, e fondò il "partito socialdemocratico indipendente", dove confluirono la maggior parte dei socialisti romeni. Questo fatto e la coraggiosa difesa di Maniu al processo intentato, nel 1947, contro il leader del partito nazionalcontadino, portarono al suo arresto nel 1948. Processato dopo quattro anni di detenzione, fu condannato, il 15 gennaio 1952, all'ergastolo, insieme ai più noti capi socialisti. Sul finire del 1955 gli si offrì la libertà in cambio di una lettera di sottomissione al regime comunista. La firmò, a patto che tutti i capi socialisti in prigione venissero liberati. Morì dopo due anni di libertà vigilata.
Bibl.: România muncitoare, Parigi, VI (sett. 1957), n. 69; La Nation Roumaine, Parigi, X (dicembre 1957) n. 175.