RĂDULESCU-MOTRU, Constantin (XXVIII, p. 734)
Filosofo, psicologo e sociologo romeno. Epurato dall'insegnamento dopo la guerra, non poté più pubblicare nulla. È morto, dopo alcuni anni di carcere, il 6 marzo 1957, a Bucarest.
Nelle ultime opere (Românismul, catehismul unei noi spiritualităṭli, 1936 e Etnicul românesc, 1942) aveva propugnato un nazionalismo democratico e contadino; si era soffermato sui rapporti tra Tempo e Destino (1940), studio di grande impegno, tradotto anche in tedesco; e nella Rivista delle Fondazioni Reali (1944) aveva esaminato le relazioni fra tecnica e civiltà.
Bibl.: D. C. Amzăr, C. R.-M. òi Românismul, in România, New York, luglio 1958.