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CONSORTERIA

di Bernardino Barbadoro - Enciclopedia Italiana (1931)
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CONSORTERIA

Bernardino Barbadoro

. Questo tipo di associazione familiare interessa a un tempo la storia del diritto feudale e della costituzione comunale, perché la consorteria trae origine dal vincolo gentilizio e perché il comune sul principio si presenta come sintesi di due sistemi associativi: le società delle Torri e le corporazioni artigiane. Col sorgere di nuovi ceti e con l'assottigliarsi delle famiglie della nobiltà, a queste parve insufficiente tutela il vincolo familiare, e sorse la consorteria, specie di famiglia politica, con proprî capi, casa munita o torre in comune in cui tutti potessero raccogliersi nei momenti di pericolo, portico comune pei passatempi, organizzazione militare per la difesa e l'offesa. Talvolta in queste associazioni si accomunavano le rendite e i beni, nel qual caso l'unione si chiamava, come a Lucca e a Pisa, consorteria di patrimonio, o patrimonio semplicemente. Ognuna di queste consorterie aveva consoli particolari, che componevano le discordie fra i consorti, o di propria autorità o col voto degli aderenti; né mancavano i camarlinghi, che custodivano i danari dei pedaggi, dei censi, dei terratici, divisibili fra i consorti in fine di ogni consolato. Gli obblighi e i diritti reciproci erano generalmente fissati in una carta, la quale era valida dopo l'approvazione imperiale o vicariale se i contraenti dipendevano feudalmente dall'Impero. In queste carte erano circoscritte e definite, con grande esattezza di termini e di cautele, le porzioni degli edifici in comune, che erano arnesi di guerra nelle vie cittadine. Ciascuno dei consorti, compiuti i diciotto anni, pronunziava un giuramento che, come si diceva con frase incisiva, portava l'"essere un sangue e una guerra". Le singole associazioni, che a volta a volta collaboravano col popolo nel reggimento del comune o si ponevano in conflitto con le corporazioni artigiane, a meglio fronteggiarne l'ascesa promossero in parecchi luoghi una società generale, tutta militare, detta Società o Comune dei militi. Col progredire delle forze popolari si afferma più evidente il carattere combattivo delle consorterie: sempre più circondate dal popolo, associato in arti e padrone del governo, sottomesse per forza alle leggi comunali, le casate feudali si stringono con crescente solidarietà e deliberano in comune le loro vendette. Spesso avevano tra casa e casa, e nelle corti dei loro palazzi, un arco, sotto cui davano la corda a chi loro piaceva. Ne seguì una legislazione tanto più restrittiva dei privilegi magnatizî, quanto più il popolo era organizzato a resistere. Tipica è la legislazione antimagnatizia, che culmina a Firenze negli ordinamenti di giustizia, con l'obbligo del "sodamento" ai consorti, in modo che con la solidarieta della pena non rimanessero impunite le offese dei grandi ai popolani. Così, con i progressi della legislazione popolare il vincolo consortesco finiva per risolversi nella corresponsabilità dei singoli e veniva utilizzato a limitare la capacità offensiva della consorteria.

Bibl.: G. Rezasco, Dizionario del linguaggio italiano storico ed amministrativo, Firenze 1881; A. Pertile, Storia del diritto italiano, III, Torino 1894; G. Salvemini, Magnati e Popolani, Firenze 1899; P. Villari, I primi due secoli della storia di Firenze, Firenze 1905.

Vedi anche
Cavalcanti Famiglia magnatizia fiorentina, probabilmente di origine mercantesca, imparentata con i Guidi e i Salimbeni; di parte guelfa, subì le vicende della fazione nel 1248 e nel 1260. Sulla fine del sec. 13º, in odio ai Donati, aderì, benché dei Grandi, alla consorteria popolaresca dei Cerchi, per cui nel 1304 ... Menabrèa, Luigi Federico, conte Uomo politico, scienziato e generale (Chambéry 1809 - Saint-Cassin, Chambéry, 1896). Ufficiale del genio, fu dal 1839 al 1848 insegnante di geometria descrittiva, meccanica e scienza delle costruzioni all'Accademia militare di Torino; si occupò attivamente di varie questioni di scienza delle costruzioni, ... Corso Donati Uomo politico fiorentino (m. Firenze 1308). Una delle personalità più eminenti nella Firenze dei tempi di Dante. Chiamato il "barone" per la sdegnosa fierezza dei suoi modi, fu a capo della fazione dei Neri e, come tale, nel 1300 confinato nella Massa Trabaria per ordine della Signoria, che, bandendo ... Marco Minghétti Statista (Bologna 1818 - Roma 1886). Più volte ministro e presidente del Consiglio dopo la costituzione dello stato italiano, fu rappresentante della Destra ma spesso su posizioni assai critiche. Dotato di un pensiero politico fuori dal comune, fu anche scrittore elegante di materie storiche, artistiche ...
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Altri risultati per CONSORTERIA
  • consorteria
    Enciclopedia on line
    Associazione di famiglie nobili, sorta nel Medioevo tra il dissolversi del mondo feudale e l’affermarsi del Comune. Si configurò come una specie di famiglia politica, con propri capi, casa fortificata o torre in comune, in cui tutti potessero raccogliersi nei momenti di pericolo. La c. aveva consoli ...
Vocabolario
consorterìa
consorteria consorterìa s. f. [der. di consorte]. – 1. Associazione di famiglie nobili dello stesso ceppo, o anche di ceppo diverso, sorta nel medioevo tra il dissolversi del mondo feudale e il sorgere del comune; si configura come una...
consortile
consortile agg. [der. di consorzio]. – 1. Di un consorzio, consorziale: attività consortile. 2. a. Relativo o aderente a una consorteria medievale: feudo consortile. b. Come s. m., il complesso degli aderenti a un consorzio in un feudo...
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