consistorio (Consistoro, in rima)
Il significato del termine tardo latino consistorium (da cum e sisto) è " luogo di riunione ", e successivamente " sala del consiglio dell'imperatore ". Ma ben presto, con un trapasso semantico abbastanza frequente, prese a significare " l'adunanza dei dignitari imperiali, alla presenza dell'imperatore. Il vocabolo fu adibito, fin dal Medioevo, per indicare l'adunanza dei cardinali presieduta dal papa " (Fallani, commento a Pd XXIX 67).
D. impiega il vocabolo quattro volte, e sempre in uso traslato. Infatti, in Cv IV V 3 quello altissimo e congiuntissimo consistorio de la Trinitade, il termine indica " il consesso delle tre persone della Santissima Trinità ", che ‛ elessero ' che 'l Figliuolo di Dio in terra discendesse per la salvezza dell'umanità.
In Pg IX 24 il sommo consistoro è il " concilio degli dei ", presieduto da Giove, e dove fu portato Ganimede, rapito dall'aquila perché fosse coppiere degli dei. In Pd XVI 114 coloro / che, sempre che la vostra chiesa vaca, / si fanno grassi stando a consistoro, c. vale " adunanza degli ecclesiastici che, sotto la presidenza del vescovo, governano la diocesi ": o meglio, più precisamente (dato che in questo passo si tratta di una diocesi durante la sede vacante), " consesso del clero che, in attesa della nomina del nuovo vescovo, dispone le cose della diocesi ". D. si riferisce, in questi versi, ai Tosinghi e ai Visdomini, nobili famiglie fiorentine che avevano il diritto di amministrare la diocesi della città mentre la sede era vacante, e i cui discendenti, divenuti disonesti e venali, si avvantaggiavano della situazione, " stando insieme a governare lo vescovado, come sta lo papa coi cardinali a consistoro ad ordinare e disponere li fatti de la Chiesa " (Buti). " Stando a consistoro è aggiunto, più che per esprimere veramente l'idea..., per dipingere con piglio caricaturale quegli sfruttatori ingrassati, pesantemente seduti sulle loro sedie " (Momigliano). In Pd XXIX 67, infine (Omai dintorno a questo consistorio / puoi contemplare assai), c. è il " consorzio angelico ", il " collegio " degli angeli, presieduto da Dio, nella cui faccia essi si beano, e dalla quale non ‛ volgono ' la vista (cfr. v. 77).