consistente
. Participio presente di ‛ consistere ', s'incontra in due luoghi del Convivio (IV XVII 7 e XX 1), dove D. definisce la virtù come abito elettivo consistente [" che ha il suo essere "] nel mezzo, con una formula di stampo aristotelico (Arist. Eth. nic. II 6 " Est... virtus habitus electivus in medietate existens "). L'espressione ricorre anche nei proverbi e sentenze medievali dove existere è già sostituito dal verbo ‛ constare ': " Virtus in medio constat honesta loco " (cfr. Proverbia sententiaeque latinitatis Medii Aevi, a c. di H. Walther, V, Gottinga 1967, 33673).