• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

CONSERVATORIO

di Adelmo DAMERINI - * - Enciclopedia Italiana (1931)
  • Condividi

CONSERVATORIO

Adelmo DAMERINI
*

. La parola conservatorio ha originariamente il senso di asilo, ospizio, orfanotrofio. Tali infatti furono, appunto in Italia, i primi conservatorî: luoghi cioè dove si "conservavano" i giovanetti senza genitori: a essi s'insegnava a leggere e a scrivere, si dava il modo di apprendere qualche mestiere e, a quelli che mostravano disposizioni speciali, s'impartiva anche una educazione musicale. Questo fu il carattere dei più antichi conservatotî di Napoli e di Venezia, i quali ultimi portavano anzi il nome di ospedale.

Istituzione e nome, con l'aggiunta dell'attributo musicale, furono poi ripresi anche fuori d'Italia ovunque sorgesse un'importante scuola di musica o di arte drammatica, mentre il carattere assistenziale, proprio dei primi conservatorî, venne perdendosi attraverso i tempi. Nei nostri giorni, infatti, la maggior parte degl'istituti che si chiamano ancora conservatorî restringe la propria organizzazione a quella di un centro didattico dove s'insegnano le discipline atte a formare compositori, maestri di musica, virtuosi cantori e strumentisti.

In ragione della sua importanza, il conservatorio è di solito protetto o sostenuto da enti pubblici: talvolta dai comuni, altra volta da enti religiosi, altra dallo stato. La molteplicità e l'integralità dei corsi, tipiche del conservatorio, sono infatti tali da interessare non soltanto una ristretta classe di persone, ma piuttosto la vita di un'intera collettività.

In Italia l'istruzione musicale, curata specialmente nei conservatorî, è regolata da norme che si fanno sempre più precise e minuziose, e riguardano l'organizzazione amministrativa, gerarchica e disciplinare non meno che la didattica. Ai conservatorî regi, dipendenti direttamente dal Ministero dell'educazione nazionale (quelli di Milano, Parma, Firenze, Roma, Napoli e Palermo), coordinano la loro organizzazione e la loro didattica anche gl'istituti non statali, che hanno ottenuto o debbono ottenere dallo stato il riconoscimento dei loro diplomi di licenza (istituti pareggiati).

Il Regno d'Italia, al suo sorgere, lasciava ai varî conservatorî man mano regificati una relativa autonomia riguardo ai regolamenti interni e allo svolgimento dei corsi di studio, e anche col r. decr. 2 marzo 1899 n. 108, pure inteso a conferire all'istruzione musicale italiana maggiore coesione, non si addiveniva se non all'unificazione dei programmi degli esami di licenza e magistero, libera restando la scelta del metodo e del cammino per i quali giungere a tali esami. Molto più opportunamente e coerentemente provvede all'unità degli studî l'odierna riforma dell'istruzione musicale (r. decr. 31 dicembre 1923, n. 1945) che stabilisce per tutti i conservatorî regi non soltanto comuni programmi, convenientemente rinnovati, di esami superiori, ma anche comuni regolamenti e comuni programmi di studio. Con questo provvedimento, che viene a trovarsi già naturalmente integrato dal r. decr. 15 maggio 1930 n. 1170, contenente vincoli strettissimi tra istituti regi e pareggiati, i quali risultano anzi in certo modo identificati tra loro, l'istruzione musicale italiana viene ad assumere una vera e utile organicità.

Fuori d'Italia, a diverse esigenze corrispondono naturalmente diverse forme d'organizzazione didattica, e specialmente presso stati, come la Germania, assai decentrati, esse forme si presentano di necessità numerose e tra loro dissimili. Pertanto si accenna alle diverse organizzazioni didattiche musicali nelle trattazioni dedicate ai singoli paesi e alle singole più importanti città.

Vedi anche
Henri Pousseur Compositore belga (Malmédy 1929 - Bruxelles 2009). Considerato uno dei protagonisti dell'avanguardia musicale europea degli anni Sessanta, P. si è posto sin dai primi lavori sulla scia dello strutturalismo weberniano, sperimentando poi i microintervalli in Prospections (1952) per approdare, una volta ... Lisa Della Casa Cantante svizzera (Burgdorf, Svizzera, 1919 - Münsterlingen, Svizzera, 2012). Soprano, ha studiato al conservatorio di Berna e poi con M. Haeser a Zurigo. Interprete mozartiana e straussiana, ha cantato in molti teatri e particolarmente all'Opera di Vienna e ai Festival di Salisburgo. Aleksandr Konstantinovič Glazunov Musicista russo (Pietroburgo 1865 - Parigi 1936). Studiò con M. Balakirev e N. Rimskij-Korsakov; fu insegnante e direttore al conservatorio di Pietroburgo. Compose molta musica teatrale (balletti: Rajmonda, Astuzie d'amore; musica di scena: per Salomè, Judenkönig, ecc.), 8 sinfonie e molti altri lavori ... John Adams Compositore statunitense (n. Worcester, Massachusetts, 1947). Dotato di un non comune eclettismo musicale, è anche apprezzato direttore d'orchestra e di istituzioni musicali. Nel 2002 ha ottenuto il Premio Pulitzer per la musica con On the transmigration of souls. Vita Dopo i primi studi di clarinetto ...
Tag
  • REGNO D'ITALIA
  • GERMANIA
  • PALERMO
  • FIRENZE
  • VENEZIA
Altri risultati per CONSERVATORIO
  • conservatorio
    Enciclopedia on line
    Istituto d’istruzione musicale. L’origine dei c. è antica. A Napoli, nel Seicento sorsero come istituti di beneficenza per avviare a un mestiere gli orfani: tali furono il C. dei Poveri di Gesù Cristo, il C. di Santa Maria di Loreto, il C. di S. Onofrio, il C. della Pietà dei Turchini, trasformatisi ...
Vocabolario
conservatòrio¹
conservatorio1 conservatòrio1 agg. [der. di conservare], non com. – Che vale a conservare, conservativo.
conservatòrio²
conservatorio2 conservatòrio2 s. m. [der. di conservare]. – 1. a. Istituto di istruzione per fanciulle, generalmente tenuto da monache; educandato. b. ant. Luogo di ricovero per poveri, spec. donne e fanciulli. 2. Istituto di istruzione...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali