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Consenso dell'avente diritto

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Causa di giustificazione prevista dall’art. 50 c.p. in base alla quale non è punibile chi lede o mette in pericolo un diritto con il consenso della persona offesa. Posta la rilevanza dell’autonomia privata anche in campo penale, l’efficacia del consenso non è illimitata. L’illecito compiuto è infatti giustificato dal consenso del soggetto passivo solo se questi esercita tale facoltà in riferimento ai cosiddetti diritti disponibili. Sono generalmente considerati tali i diritti patrimoniali e gli attributi della personalità, quali l’onore, la libertà morale e personale, la libertà sessuale e quella di domicilio. Rispetto al bene dell’integrità personale, l’art. 5 c.c. pone un duplice ordine di limiti: il consenso è irrilevante e privo di efficacia rispetto a lesioni produttive di una diminuzione permanente dell’integrità fisica o contrarie alla legge, all’ordine pubblico o al buon costume. Sono generalmente considerati indisponibili i diritti che si riferiscono allo Stato, agli enti pubblici, alla famiglia.

Per escludere l’illiceità penale, il consenso deve essere valido. È tale se prestato dal soggetto passivo del reato, titolare del diritto disponibile e dotato di capacità d’agire; deve essere altresì immune da dolo, violenza o errore, e deve sussistere al momento del fatto: non giustifica, infatti, il consenso successivo o la ratifica. Il consenso è putativo quando il soggetto agisce nell’erronea convinzione della sua esistenza; tacito se desunto dal comportamento univoco dell’avente diritto.

Voci correlate

Antigiuridicità

Vedi anche
Antigiuridicità Antigiuridicità Contrasto tra un fatto e una norma giuridica. Nel diritto penale, l'antigiuridicità consiste in un giudizio di relazione volto a evidenziare il contrasto tra il fatto e una norma penale (antigiuridicità formale) e si configura in assenza di cause di giustificazione, cause, cioè, che, ... còdice penale còdice penale Fonte del diritto penale sostanziale che contiene i principi fondamentali e le regole generali finalizzate a reprimere i fatti costituenti reato. Il codice penalep. vigente, detto c. Rocco dal nome del ministro della Giustizia che lo propose (r.d. 19 ott.1930 n.1398), inizialmente composto ... Dolo. Diritto penale Elemento soggettivo del reato. È previsto in generale per i delitti (art. 42, comma 2 e 3, c.Dolo. Diritto penale), salvo le ipotesi di responsabilità colposa, preterintenzionale e oggettiva espressamente disposte dalla legge, e in alternativa alla colpa per le contravvenzioni (art. 42, ult. co., c.Dolo. ... Eutanasia Azione od omissione che, per sua natura e nelle intenzioni di chi agisce (eutanasia attiva) o si astiene dall’agire (eutanasia passiva), procura anticipatamente la morte di un malato allo scopo di alleviarne le sofferenze. In particolare, l’eutanasia va definita come l’uccisione di un soggetto consenziente, ...
Categorie
  • DIRITTO PENALE E PROCEDURA PENALE in Diritto
Tag
  • AUTONOMIA PRIVATA
  • ANTIGIURIDICITÀ
  • DOLO
Vocabolario
consènso
consenso consènso s. m. [dal lat. consensus -us, der. di consentire «consentire»]. – 1. a. Conformità di voleri: agire di consenso, d’accordo. b. In diritto, elemento essenziale del negozio giuridico bilaterale o plurilaterale, consistente...
avènte càuṡa
avente causa avènte càuṡa locuz. usata come s. m. o f. – In diritto, colui a favore del quale è stato trasmesso o che ha acquistato un determinato diritto prima spettante ad altra persona (dante causa).
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