CONIDIO (dal gr. κονίδιον "lente")
Denominazione generale delle spore agamiche esterne (esospore) che si formano spesso, per un processo di gemmazione, all'apice delle ife sporigene di molti Funghi; minutissime e numerosissime, hanno nel complesso aspetto pulverulento. Nei singoli casi possono anche avere nomi speciali: basidiospore nei Basidiomiceti; sporidî, uredospore, teleutospore, ecc., negli Uredinei; picnoconidî, stilospore in certi Ascomiceti, ecc.
Il loro numero strabocchevole, la facilità di distacco e la leggerezza ne fanno un mezzo sicuro e rapidissimo di diffusione della specie fungina che li ha prodotti. Esempio classico la peronospora della vite (Plasmopara viticola) che, comparsa per la prima volta cinquant'anni fa in una località dell'Italia settentrionale, si diffuse rapidissimamente per tutta la penisola. I conidî, per quanto appaiano molto diversi per il modo d'origine dagli sporangi che contengono le endospore e deiscono a maturità per lasciarle uscire, si possono ritenere sporangi unispori che, non avendo più motivo di aprirsi, si disarticolano essi stessi per disseminarsi.
I conidî, tipicamente sferici o sferoidali, possono anche essere elissoidi, limoniformi, piriformi, reniformi, più raramente cilindrici, fusiformi e persino falciformi. Per lo più isolati (Peronospora), talora sono aggruppati in parecchi e in vario modo a formar cespuglietti (Claviceps, Dematium), o catenelle (Aspergillus, Penicillium). Le dimensioni variano da pochi millesimi a qualche centesimo di millimetro. Talora incolori, più spesso bianchicci, hanno in certi casi tinte più o meno vivaci e caratteristiche: il verde bluastro nella comune muffa del pane (Penicillium crustaceum), il fuligineo nel prataiolo (Psalliota campestris), il nero nei Coprinus, il roseo, il rosso, l'aranciato, il giallo smorto in altri casi, offrendo così un buon carattere cromatico sussidiario nella determinazione di taluni funghi.
I conidî germogliando possono comportarsi in due modi: o per ininterrotto accrescimento del loro tubo germinativo ricostruiscono direttamente un individuo uguale a quello da cui provengono, oppure dànno origine a una seconda forma di conidî o d'altre spore, dalla cui germinazione proverrà poi il corpo del fungo.