congressistica
s. f. Il settore imprenditoriale che si occupa dell’organizzazione di congressi e della ricezione di coloro che vi partecipano.
• Parla Cesare Pambianchi, dal 31 marzo presidente di «Investimenti», la società proprietaria della Fiera di Roma: «Occorre cambiare rotta e tornare coi piedi per terra. Le precedenti amministrazioni sono state disattente a questo aspetto». E il «modello Roma» di [Walter] Veltroni e [Andrea] Mondello? «Ci sono state luci, ma anche ombre come queste. Forse c’era più interesse a tagliare i nastri di grandi opere». Tre gli obiettivi: «Un’auto-sufficienza sulla ricezione della congressistica. Il riequilibrio dei conti. La vendita dei padiglioni della Colombo». (Ernesto Menicucci, Corriere della sera, 16 aprile 2009, Cronaca di Roma, p. 1) • A Roma, d’altra parte, al teatro Quirino, il Pd si è impegnato a far partire, anch’esso schermandosi dietro la solita ironia, «la Leopolda de noantri» [...] Il modello insomma ha fatto scuola. A smontarlo, si capisce che rappresenta l’evoluto e tecnologico approdo della congressistica di partito: programma leggero, interventi rapidi, scenografia minimal e curvatura vintage, un uomo solo in camicia e «centotavoli» di studiatissimo placement ed effimera efficacia, magliette anti-gufi, giornalisti assatanati, il gran teatro della Generazione Renzi. (Filippo Ceccarelli, Repubblica, 28 novembre 2014, p. 14, Politica) • L’operazione non creerebbe contrasti, poi, con l’intenzione dell’Amministrazione di affidare a privati la gestione di parti fondamentali del Palafiori: gli ultimi due piani, per esposizioni e congressistica, ed i grandi spazi al grezzo nel ventre del complesso polivalente. (Gianni Micaletto, Secolo XIX, 24 giugno 2015, p. 19, Sanremo).
- Derivato dal s. m. congresso con l’aggiunta del suffisso -istica.
- Già attestato nell’Unità del 12 febbraio 1987, p. 16, Spazio Impresa.