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relative, congiunzioni

di Giuliana Fiorentino - Enciclopedia dell'Italiano (2011)
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relative, congiunzioni

Giuliana Fiorentino

Definizione

Le congiunzioni relative (dove, ove, donde, onde) sono ➔ congiunzioni che hanno la peculiarità di introdurre, come i pronomi relativi (➔ relativi, pronomi), le frasi relative (➔ relative, frasi) esplicite (1) e implicite (2):

(1) il paese dove ho abitato per anni è completamente cambiato

(2) vorrei trovare un luogo dove riposare in pace

Le congiunzioni relative, a differenza delle altre congiunzioni subordinanti, oltre a segnalare l’inizio di una subordinata, hanno anche funzione anaforica (➔ anafora) rispetto all’antecedente della relativa (detto anche testa o punto di attacco: nei nostri esempi, il paese e un luogo) e, infine, svolgono all’interno della relativa la funzione di complemento obliquo (nei nostri esempi, in cui, nel quale).

Illustrazione sincronica e diacronica

Mentre dove è d’uso comune, le altre tre congiunzioni relative sono soprattutto di uso letterario e comunque formale:

(3) Mai non fui in parte ove sì chiar vedessi

quel che veder vorrei poi ch’io nol vidi

(Petrarca, Canz. CCLXXX, 1)

(4) ... e reca in mano un mazzolin di rose e di viole, onde, siccome suole, ornare ella si appresta dimani, al dì di festa, il petto e il crine (Giacomo Leopardi, “Il sabato del villaggio”, in Canti)

(5) [Amore] si offerse […] di fare esso l’ufficio proposto da Giove, e scendere dal cielo, donde egli mai per l’avanti non si era tolto (Leopardi, “Storia del genere umano”, in Operette morali I)

Dove può a sua volta esser preceduto da preposizioni di movimento (da, fino, per) o anche di in usi formali (8):

(6) un paese da dove sono tornata entusiasta è la Finlandia

(7) guarda il punto fin dove arrivano le due strade

(8) il libro di dove ho tratto questa informazione (Cinque 1988: 467)

(9) la città per dove siamo passati (ibid.)

Ove, variante di dove, non può tuttavia essere retto da preposizione (*da ove, *per ove, *di ove, *fin ove).

Nell’➔italiano popolare o nel parlato poco sorvegliato, anche la congiunzione relativa si può presentare (per ➔ ipercorrettismo o comunque per errore), rinforzata da un che:

(10) c’era una festa dove che ero io a mettere la musica.

Altri casi

Come per i pronomi, esistono casi in cui la relativa non ha un antecedente (le cosiddette relative indipendenti: Cinque 1988: 483) dato che la congiunzione ingloba, per così dire, anche l’antecedente (con la stessa funzione nella frase matrice e nella relativa). In questo caso le congiunzioni relative sono quando, come, dove/ove, onde/donde (quest’ultima di uso arcaico), dovunque/ovunque:

(11) Mario è arrivato quando [= nel momento in cui] è iniziato il film

(12) è possibile parcheggiare dove [= nel luogo in cui] ci sono le strisce blu o bianche; va’ dove ti porta il cuore

(13) Mario la pensa come [= nello stesso modo in cui] la pensi tu

(14) è possibile parcheggiare dovunque [= in qualunque luogo in cui] ci siano le strisce blu o bianche

In questa funzione le congiunzioni quando e dove possono essere introdotte da preposizione: da quando, per quando, fino a quando; da dove, per dove, fino a dove. Le forme in -unque, che ammettono solo un uso indefinito (cioè sono parafrasabili solo con un antecedente indeterminato), selezionano necessariamente il modo congiuntivo.

Studi

Cinque, Guglielmo (1988), La frase relativa, in Grande grammatica italiana di consultazione, a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 3 voll., vol. 1° (La frase. I sintagmi nominale e preposizionale), pp. 443-503.

Vedi anche
frase completiva In linguistica, frase inserita in un’altra con la funzione di sintagma nominale soggetto o complemento. Per es., in «è meglio partire subito» e «desidero partire subito», la c. «partire subito» funge nel primo caso da sintagma nominale soggetto, mentre nel secondo da sintagma nominale complemento. subordinazione In linguistica, nella sintassi del periodo, la relazione che si stabilisce tra due proposizioni collocate nel periodo su piani diversi, in modo che l’una (subordinata) risulti dipendente logicamente e grammaticalmente dall’altra, che viene detta perciò principale, o reggente (➔ proposizione). Il rapporto ... preposizione Parte invariabile del discorso che serve a precisare la funzione sintattica di un nome, pronome o espressione nominale, cui generalmente è premessa. Le p. si distinguono generalmente in proprie (per es., in italiano, di, a, da, in, con, per, su, tra, fra) e improprie (sopra, sotto, davanti, dopo, dietro, ... congiuntivo In grammatica, modo indicante la volontà, la possibilità, la proiezione nel futuro dell’azione pensata (quindi spesso usato a designare il futuro). Il suo impiego viene sovente a coincidere con quello dell’ottativo; ciò ha fatto sì che in latino e in germanico i due modi si siano fusi in uno e che nel ...
Indice
  • 1 Definizione
  • 2 Illustrazione sincronica e diacronica
  • 3 Altri casi
  • 4 Studi
Categorie
  • GRAMMATICA in Lingua
Tag
  • CONGIUNZIONI SUBORDINANTI
  • CONGIUNTIVO
  • FINLANDIA
  • BOLOGNA
  • GIOVE
Vocabolario
congiunzióne
congiunzione congiunzióne s. f. [dal lat. coniunctio -onis, der. di coniungĕre «congiungere»]. – 1. a. Atto, effetto del congiungere o del congiungersi: la c. dei due eserciti; punto di c.; c. carnale, accoppiamento sessuale. b. L’essere...
relativo
relativo agg. [dal lat. tardo relativus «che si riferisce, che si riporta a qualche cosa» (der. di relatus, part. pass. di referre «riportare»)]. – 1. a. Che si riferisce a un determinato oggetto, elemento o fatto, o a una determinata situazione...
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