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CONGIUNTIVO o soggiuntivo

di Giacomo Devoto - Enciclopedia Italiana (1931)
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CONGIUNTIVO o soggiuntivo (dal lat. subiunctivus e coniunctivus, traducenti la forma greca normale ὑποτακτικὴ ἔγκλισισ e rispettivamente quella meno comune συνζευκτική; fr. subjonctif; sp. subjontivo; ted. Konjunktiv; ingl. conjunctive)

Giacomo Devoto

Modo del verbo (v.) che indica l'azione sotto il punto di vista della possibilità anziché della realtà. Formalmente distinto nelle fasi più antiche delle lingue indoeuropee per mezzo della vocale tematica e-o aggiunta al tema dell'indicativo. Nelle lingue derivate il congiuntivo si avvicina al modo del desiderio (ottativo), formalmente prevalendo, rimanendo subordinato o fondendosi. Con lo sviluppo della subordinazione (v.) o ipotassi, tende a diventare il modo caratteristico del verbo delle proposizioni dipendenti (com'è specialmente in latino). Il suo uso è molto ristretto nelle lingue moderne, sia per il minor uso di proposizioni dipendenti, sia perché per l'espressione della possibilità nelle proposizioni principali si è formato il condizionale (v.); sia infine perché in certe costruzioni la differenza affettiva fra l'uso del congiuntivo e dell'indicativo va scomparendo: egli non sa quel che si faccia, egli non sa quel che si fa.

Vedi anche
indicativo Linguistica In alcuni sistemi verbali (per es., del latino e dell’italiano), modo del verbo che di norma esprime oggettivamente la semplice enunciazione o constatazione di un fatto e, soggettivamente, un’azione pensata o ritenuta reale. Scienza militare I. da manovra Parola convenzionale, o, genericamente, ... trapassato Nella grammatica italiana, nome di due tempi del verbo che esprimono azione avvenuta prima di un’altra anch’essa passata: il t. prossimo, di uso più frequente, composto con il participio passato del verbo e l’imperfetto dell’ausiliare («era stanco perché aveva lavorato troppo»); il t. remoto, più raro, ... proposizioni esplicite In sintassi, proposizioni che hanno il predicato di modo finito (indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo), contrapposte alle implicite, che hanno il predicato di modo infinito (infinito, participio, gerundio, o, in latino, supino). perfetto botanica Forma perfetta (o stato p. o stadio p.) In certi funghi, la fase del ciclo di sviluppo che si riproduce per mezzo di spore aploidi, sessuali, originatesi, per es., nell’asco dei Funghi Ascomiceti; è contrapposta alla forma imperfetta, che si riproduce per conidi o in altro modo asessuale. Linguistica Categoria ...
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  • congiuntivo
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    In grammatica, modo indicante la volontà, la possibilità, la proiezione nel futuro dell’azione pensata (quindi spesso usato a designare il futuro). Il suo impiego viene sovente a coincidere con quello dell’ottativo; ciò ha fatto sì che in latino e in germanico i due modi si siano fusi in uno e che nel ...
Vocabolario
soggiuntivo
soggiuntivo agg. e s. m. [dal lat. tardo subiunctivus (anche nel sign. gramm., [modus] subiunctivus), der. di subiungĕre: v. soggiungere]. – 1. agg., ant. e raro. Che viene aggiunto; che serve a soggiungere, a legare. 2. Come termine grammaticale,...
congiuntivo
congiuntivo agg. e s. m. [dal lat. tardo coniunctivus, der. di coniungĕre «congiungere»]. – In genere, che congiunge, che serve a congiungere. In partic.: 1. In grammatica: a. Pronome c., sinon. raro di pronome relativo; particella c.,...
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