CONGIUNTIVO o soggiuntivo (dal lat. subiunctivus e coniunctivus, traducenti la forma greca normale ὑποτακτικὴ ἔγκλισισ e rispettivamente quella meno comune συνζευκτική; fr. subjonctif; sp. subjontivo; ted. Konjunktiv; ingl. conjunctive)
Modo del verbo (v.) che indica l'azione sotto il punto di vista della possibilità anziché della realtà. Formalmente distinto nelle fasi più antiche delle lingue indoeuropee per mezzo della vocale tematica e-o aggiunta al tema dell'indicativo. Nelle lingue derivate il congiuntivo si avvicina al modo del desiderio (ottativo), formalmente prevalendo, rimanendo subordinato o fondendosi. Con lo sviluppo della subordinazione (v.) o ipotassi, tende a diventare il modo caratteristico del verbo delle proposizioni dipendenti (com'è specialmente in latino). Il suo uso è molto ristretto nelle lingue moderne, sia per il minor uso di proposizioni dipendenti, sia perché per l'espressione della possibilità nelle proposizioni principali si è formato il condizionale (v.); sia infine perché in certe costruzioni la differenza affettiva fra l'uso del congiuntivo e dell'indicativo va scomparendo: egli non sa quel che si faccia, egli non sa quel che si fa.