CONGELAMENTO di crediti (fr. crédits gélés; ingl. frozen credits; ted. gefrorene Kredite)
Condizione per lo più temporanea, in cui si trova un credito non realizzabile: ha assunto particolare rilievo nei rapporti internazionali e può essere determinata da un vero e proprio stato di insolvenza o di quasi insolvenza del paese debitore, oppure può essere una conseguenza dell'introduzione di restrizioni di carattere valutario nel paese debitore. Nei rapporti interni è più frequente la dizione "blocco di un credito".
Un esempio di congelamento di particolare rilievo si ebbe in Germania con la sospensione del rimborso dei crediti esteri a seguito della crisi bancaria del 1931-32, e altri se ne sono avuti frequentemente negli ultimi anni a seguito dell'adozione di restrizioni valutarie. Un caso che si presenta spesso quando i rapporti commerciali tra due paesi sono regolati in clearing, è quello dovuto all'esaurimento dei fondi all'estero, inconveniente determinato in genere da uno squilibrio negli scambî commerciali tra i due paesi. Si cerca di porvi rimedio creando i cosiddetti plafonds, crediti che i due paesi si concedono reciprocamente, oppure coprendo, di volta in volta, le punte passive di clearing con valuta pregiata o oro.