CONFALONIERI-CASATI, Teresa, contessa
Nata il 17 settembre 1787, sposò il 14 ottobre 1806 il conte Federico Confalonieri (v.). Nominata da Napoleone I dama di corte, fu personalmente devota alla vice-regina, ma seguì il marito nel progressivo distacco dal governo napoleonico. Quando il C. fu condannato a morte, ella, alla fine del 1823, si recò col suocero e col fratello Gabrio Casati a Vienna per strappare all'imperatore d'Austria la commutazione della condanna a morte in quella del carcere perpetuo. Partito il 5 febbraio 1824 il C. per lo Spielberg, non fu più dato all'eroica sua moglie di rivederlo e le fu pure conteso il conforto di carteggiare con lui. Essa moltiplicò gli sforzi per fargli pervenire ed ottenerne notizie, nonché per impetrare attenuazioni nel durissimo regime inflitto a quei condannati. Rifece ripetutamente, ma con ben scarso esito, il viaggio di Vienna, senza tralasciare i tentativi di eludere la sorveglianza dei carcerieri e nel 1829 credette di essere sul punto di riuscire a far evadere il conte Federico dalla fortezza morava. L'insuccesso di quell'estremo conato aggravò le sue condizioni di salute: morì di mal di fegato il 26 settembre 1830. Alessandro Manzoni, che aveva già esteso per Teresa quasi morente una vana supplica all'imperatore per ottenerle di finire i suoi giorni accanto al marito, dettò l'epigrafe per la sua tomba.