conduttore
conduttóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. del lat. conductor -oris, dal part. pass. conductus di conducere "condurre"] [LSF] In contrapp. a isolante, o coibente o dielettrico, di corpo o sostanza che permette il passaggio di calore, di corrente elettrica, di suoni e, in generale, consente una qualche forma di propagazione di energia. ◆ [FSD] C. a conduzione ionica veloce: lo stesso che c. superionico: v. cristalli ionici: II 12 f. ◆ [EMG] C. elettrico: corpo solido, liquido o aeriforme caratterizzato dalla presenza di particelle elettricamente cariche non vincolate a una particolare posizione media in esso (cariche libere, o portatori di carica, o portatori di corrente); tali corpi, quindi, sono capaci, sotto l'azione di un campo elettrico applicato dall'esterno, di dare luogo a una corrente elettrica di conduzione in essi. Nel caso, piuttosto frequente, di un c. filiforme, cioè con una dimensione (lunghezza) prevalente sulle altre due, le sue proprietà conduttrici si rispecchiano nella relazione fra l'intensità della corrente in esso e la differenza di potenziale ai suoi estremi, cioè nella legge di Ohm in forma scalare, oppure fra la densità di corrente e il campo elettrico agente, cioè nella legge di Ohm vettoriale, appropriatamente scritta a seconda che si tratti di c. lineari oppure non lineari, anisotropi oppure isotropi, omogenei oppure no e di c. passivi oppure attivi (v. corrente elettrica stazionaria: I 782 a). Tali proprietà sono quantificate scalarmente nell'impedenza, oppure, equival., nell'ammettenza, del c., della quale la parte reale (resistenza oppure conduttanza) governa la risposta all'applicazione di tensioni costanti, mentre l'impedenza nel suo complesso governa la risposta all'applicazione di tensioni comunque variabili nel tempo; in relazioni vettoriali compare invece la conduttività, che in generale è un tensore, oppure la resistività, che è il suo inverso: v. corrente elettrica stazionaria: I 782 a, c. ◆ [EMG] C. elettrico asimmetrico e simmetrico: ogni c. tale che la sua impedenza, a parità di ogni altra condizione, varia oppure non varia, rispettiv., se s'inverte il verso della corrente in esso (la sua caratteristica tensione-corrente non è simmetrica oppure lo è, rispettiv.); mentre un c. simmetrico conduce corrente ugualmente nei due versi, un c. asimmetrico è unidirezionale, cioè conduce corrente preferenzialmente (per es., diodo a semiconduttori) o esclusivamente (per es., diodo termoelettronico) in un solo verso. ◆ [EMG] C. elettrico attivo e passivo: ogni c. in cui siano, rispettiv., presenti oppure assenti campi elettromotori. ◆ [STF] [EMG] C. elettrico di prima classe, di seconda classe: denomin. data da A. Volta, nella spiegazione dell'effetto che da lui prese nome, rispettiv. ai c. elettronici e a quelli ionici: v. oltre. ◆ [EMG] C. elettrico direzionale e non direzionale: quello che conduce corrente in un solo verso e quello che la conduce comunque; lo stesso che c. asimmetrico oppure simmetrico (v. sopra). ◆ [EMG] C. elettrico ideale: un c. che segua perfettamente la legge di Ohm, intesa come legge di proporzionalità tra differenza di potenziale agli estremi e intensità della corrente circolante. ◆ [EMG] C. elettrico lineare e non lineare: ogni c. la cui resistenza, rispettiv., non dipenda oppure dipenda dall'intensità della corrente (la caratteristica tensione-corrente è oppure non è, rispettiv., una retta: → caratteristica: C. tensione-corrente). ◆ [EMG] C. elettrico normale: ogni c. la cui resistenza non dipenda dal tempo. ◆ [EMG] C. elettronico e ionico: qualifica dei c. elettrici nei quali i portatori di corrente sono, rispettiv., elettroni e buche (metalli e semiconduttori) oppure ioni dei due segni (ivi compresi, eventualmente, elettroni; in generale, si tratta di c. fluidi, quali c. elettrolitici e gas ionizzati). ◆ [EMG] C. ohmico: c. per il quale l'impedenza si riduce sensibilmente alla sola resistenza, cioè lo stesso che c. resistivo: v. corrente elettrica stazionaria: I 785 b. ◆ [FSD] C. elettrico superionico: v. cristalli ionici: II 12 f.