condotto (condutto)
Participio passato di ‛ condurre ', con valore di sostantivo: vale " guida ", " scorta ": Cv I XI 21 questo prezioso volgare... s'è vile in alcuna [cosa], non è se non in quanto elli suona ne la bocca meretrice di questi adulteri; a lo cui condutto vanno li ciechi; in Pg IV 29 quel condotto / che speranza mi dava e facea lume, il Buti chiosa " dietro a quella guida, cioè, Virgilio, che significa la ragione superiore ", e per questa interpretazione sta la maggioranza degli studiosi, tra cui il Pézard, che collega c. all'antico francese conduit, " scorta "; altri, tra cui il Blanc (Vocabolario Dantesco) e Siebzehner-Vivanti (Dizionario della D.C.), considerano c. participio passato e commentano " guidato dietro a quegli, cioè da Virgilio ".
In Fiore XXVIII 13 porte caditoie v'avea ordinate / che venian per condotto di canali, il termine c. rafforza il valore della parola canali che segue, e tutta l'espressione vale: " si muovevano lungo alcune scanalature, guide ".