CONDILOMA (dal gr. κονδυλωμα)
Si dà questo nome a escrescenze cutanee più o meno elevate nelle quali il processo fondamentale è costituito da un esagerato sviluppo delle papille del derma, per cui il condiloma è di fatto un papilloma.
I condilomi piani (papule piane, placche mucose) sono particolari manifestazioni sifilitiche, estremamente contagiose, delle mucose esterne e di determinate regioni cutanee a superficie umida.
I condilomi acuminati, detti dal volgo creste di gallo, sono rilevatezze papilliformi rosee o grigiastre, costituite da prolungamenti filiformi o lamellari, sessili o peduncolati, talvolta lunghi fino a qualche centimetro, che occupano di preferenza le regioni genitali esterne, le parti limitrofe, e assumono talvolta estensioni e proporzioni enormi. Sono trasmissibili e autoinoculabili, e, alla luce delle ricerche odierne, sembrano dovuti a virus filtrabili. Compaiono nei soggetti giovanili i cui genitali sono sottoposti per cause varie ad agenti irritanti o maceranti (poca pulizia, catarri, blenorragia, gravidanza, ecc), che favoriscono l'innesto dell'agente patogeno. Sono formazioni benigne, curabili chirurgicamente, con caustici, o anche con i raggi X.
Il condiloma endocistico, o sottocutaneo, o porcellaneo, non è che il mollusco contagioso, e la condilomatosi pemfigoide maligna è il pemfigo vegetante; entrambe queste denominazioni sono però erronee e disusate.