CONDÉ, Luigi I, principe di
È il fondatore della famiglia dei C. Nacque nel 1530 da Carlo di Borbone duca di Vendôme e da Francesca d'Alençon. Ultimo di cinque fratelli, ricco di ambizioni ma povero di fortuna, si diede alla carriera delle armi. Combatté in Piemonte sotto il Brissac, partecipò nel 1552 alla difesa di Metz, combatté con valorosa audacia a San Quintino e si distinse alla presa di Calais nel 1558. Chiese il governo della Piccardia, ma i Guisa dominanti lo fecero rinviare in Piemonte al comando delle fanterie. Malcontento, sentì l'influsso della consorte Eleonora di Roye, già calvinista e si accostò al partito ugonotto. Sospettato di avere ordito la congiura di Amboise per impadronirsi del re Francesco II fu arrestato e condannato a morte: all'ultimo momento fu salvato dall'inaspettata morte del re e dalla politica conciliativa di Caterina de' Medici. Ritornò a corte e si riconciliò ufficialmente con i Guisa. Ma non si riuscì a staccarlo dal Coligny e dal fratello re di Navarra, coi quali, dopo la strage di Vassy, assunse il comando dei ribelli. Alla battaglia di Dreux (1562) cadde prigioniero del duca di Guisa, che lo ospitò e rifocillò nella sua stessa tenda. Riacquistò la libertà con la pace di Amboise (1563), che egli aveva accettato, subordinando gl'interessi del calvinismo francese ai proprî: onde un aspro giudizio di Calvino. Nel 1565 passò a seconde nozze con Francesca d'Orléans. Nel 1567 ruppe con Caterina de' Medici e riprese il comando dei ribelli. Combatté a Saint-Denis e a Chartres, finché nella battaglia di Jarnac, sconfitto e fatto prigioniero, fu ucciso per ordine del vincitore, duca d'Angiò (12 marzo 1569).
Bibl.: L. Romier, Le royaume de Chaterine de Médicis, II, Parigi 1922; id., La conjuration d'Amboise, Parigi 1923; id., Catholiques et Huguenots à la cour de Charles IX, Parigi 1925.