concreato
. Due volte D. usa il verbo, sempre nel Paradiso. La prima occorrenza (II 19) non offre ai commentatori particolari difficoltà: La concreata e perpetüa sete / del deïforme regno è " attractio innata, scilicet ordo naturalis " (Benvenuto), e il participio concreata indica appunto che l'attrazione per il Paradiso è " insieme creata coll'anima " (Buti). Per il concetto il Fallani rimanda al discorso di Beatrice in Pd I 109-126. Si può notare che il verbo si trova ad esempio, nella forma ‛ concriare ', in Inghilfredi (Del meo voler 15) e in Monte (Di quello frutto 13).
Qualche non lieve difficoltà sorge invece in Pd XXIX 31 Concreato fu ordine e costrutto / a le sustanze. Le possibili interpretazioni del passo sono tre: nel primo caso (" insieme con l'ordine fu creato il costrutto alle sostanze ") concreato si riferisce solo a ordine. Nel secondo caso (" l'ordine e il costrutto alle sostanze furono creati insieme agli effetti ") concreato, singolare ma riferito a ordine e a costrutto, riallaccia i due sostantivi con la terzina precedente; nel terzo caso (" l'ordine fu creato e costruito assieme alle sostanze ") non solo concreato ma anche costrutto è participio passato, e il passo viene a significare " insieme con le sostanze fu creato e costituito loro un ordine " (Fallani). Quest'ultima interpretazione è accolta favorevolmente da autorevoli commentatori moderni. Incerto il Sapegno, vicino alla chiosa di Benvenuto: " construtto, idest constructio, fu ‛ concreato ' idest simulcreatus, alle sustanzie "; ma la posizione di Benvenuto, si deve notare, è piuttosto isolata: già il Buti chiosava: " altresì tosto come furno create fu dato loro ordine e costrutto, cioè insieme ordinato, a le sustanzie ". Lo stesso Tommaseo non può fare a meno di notare il parallelismo fra le due forme concreato e costrutto: " creato e costruito tutto insieme con le sostanze ".