concistoro
In Roma antica, corpo consultivo o consiglio intimo dell’imperatore romano, così denominato, al posto del precedente consilium, a partire da Diocleziano; dall’età di Costantino fu costituito dai titolari delle quattro cariche centrali: il maestro degli uffici, il questore del sacro palazzo, il comes delle sacre largizioni e quello del patrimonio privato, nonché da alcuni altri alti dignitari militari e civili (comites consistoriani).
Assemblea dei cardinali che si tiene con cadenza periodica e regolare dietro convocazione del papa e sotto la sua guida. Il c. può essere segreto e riservato ai soli porporati, quando vi si trattano gli affari più delicati o questioni legate a nomine, oppure pubblico. Con l’articolazione della struttura curiale in congregazioni (seconda metà del Cinquecento) e la burocratizzazione del ruolo dei cardinali, il c. divenne sostanzialmente un organismo che ratificava decisioni già prese dal papa.