CONCHILIOLOGIA
. La conchiliologia o conchigliologia o conchiologia, detta anche testaceologia od ostracologia, è quella parte della zoologia sistematica che studia le conchiglie nella loro forma, nella loro struttura, in quanto servono alla classificazione degli animali che le hanno generate.
Le notizie che i Greci e i Latini ci dànno sulle conchiglie, sono vaghe e insignificanti, riferite più che altro all'utilità ornamentale di quelle. Aristotele soltanto fa un'interessante distinzione delle conchiglie in terrestri e marine, dividendo quest'ultime in univalvi e bivalvi.
La conchiliologia, intesa come studio di tutte le forme di conchiglie, sia rare sia comuni, sia grandi sia piccole, appariscenti o meno, ha visto i suoi albori dopo la scoperta dell'America, con le opere di Gesner (1558), Belon (1553), Rondelet (1555), Aldrovandi (1606), Johnston (1657), Wormus (1655) e di molti altri i quali univano alle imperfette descrizioni dei saggi, le prime figure sia pure inesatte.
Il primo che peraltro ha tentato una vera classificazione delle conchiglie è stato Giovanni Daniele Maggiore (Dictionarium ostracologicum), al quale successero con metodi più estesi e perfezionati Martin Lister, Langius (1722), Breyn, Gualtieri (1742), Klein, D'Argenville.
Linneo, con la sua rigorosa nomenclatura binomia ed estendendo le osservazioni, oltre che alla conchiglia, anche all'animale in essa contenuto, mise sulla buona via sistematica gl'innumerevoli studiosi che lo seguirono.
L'importanza della conchiliologia nella sistematica dei Molluschi viventi e scomparsi è enorme. Nel regno dei fossili si può affermare che hanno un considerevole predominio i rappresentanti dei Conchiferi. Più di due terzi infatti dei fossili animali sono rappresentati da conchiglie, cosicché il paleontologo deve essere anche conchiliologo. E se del tipo dei Molluschi si può in gran parte ricostruire la filogenesi, ciò è appunto attraverso la conoscenza delle conchiglie. Numerosissime sono le opere di conchiliologia. Ve ne sono d'indole generale ed altre particolari. Interessanti le faune locali. Dove le ricerche conchiliologiche sono più progredite, gli studiosi si sono riuniti in società che curano gli scambî del materiale scientifico e la pubblicazione delle ricerche e delle osservazioni. In Italia sono esistiti un Giornale di malacologia (per cura di P. Strobel, Pavia) e un Bullettino della società malacologica italiana (Pisa, Siena), i quali curavano prevalentemente la parte conchiliologica.