Marchesi, Concetto
Storico della letteratura latina e politico (Catania 1878-Roma 1957). Insegnò nelle università di Messina, Pisa e Padova, di cui fu anche rettore dopo il 25 luglio 1943. Politico militante, fu socialista (dal 1893), poi comunista (dal 1921). Il 9 novembre 1943, nella sua qualità di rettore dell’università di Padova, rivolse agli studenti un appello perché si impegnassero nella lotta di liberazione contro i nazifascisti. Riparò in Svizzera dopo la nascita della Repubblica sociale italiana. Dopo la liberazione riprese l’insegnamento e l’attività politica. Consultore nazionale per il Partito comunista (PCI), fu deputato alla Costituente per il PCI (1946) e al Parlamento (1948 e 1953). Nel Partito comunista fu un esponente dell’ala più ortodossa, fino a condannare il «rapporto segreto» di Chruščëv (1956) in cui venivano denunciati i crimini di Stalin.