con ciò sia cosa che
. Questa locuzione congiuntiva si trova solamente nelle opere in prosa di D. (con prevalenza nel Convivio), rappresentata dagli editori con grafia non unita. Ha valore causale (sia con il verbo della proposizione al modo congiuntivo, fatto rilevante, sia all'indicativo), e solo eccezionalmente valore concessivo. Non pare che si possano fare decisamente distinzioni espressive o stilistiche circa l'uso del congiuntivo o dell'indicativo per le suddette proposizioni causali: il congiuntivo forse è dovuto a una influenza dello stesso modo che si trova nella locuzione congiuntiva, la quale è del linguaggio didascalico e retorico medievale. Caratteristica, appunto, di tale linguaggio, ed efficace nonché evidente in esso, quando in un dato momento della questione della lingua se ne è fatto un uso imitativo puramente esteriore, tale impiego, per la sua vistosità e forzatura, non poteva cadere, come è noto, altro che nel ridicolo e divenire oggetto di facile ironia e sarcasmo.
1.1. Con valore causale e il significato di " poiché ", " essendo che ", " dato che ", " per la ragione che ", e il verbo al modo congiuntivo. In Vn XIII 4 lo nome d'Amore è sì dolce a udire, che impossibile mi pare che la sua propria operazione sia ne le più cose altro che dolce, con ciò sia cosa che li nomi seguitino le nominate cose; XXII 2 Onde con ciò sia cosa che cotale partire [la morte] sia doloroso a coloro che rimangono e sono stati amici di colui che se ne va; e nulla sia sì intima amistade come da buon padre a buon figliuolo e da buon figliuolo a buon padre; e questa donna fosse in altissimo grado di bontade, e lo suo padre ... fosse bono in alto grado; manifesto è che questa donna fue amarissimamente piena di dolore: dove è da notare che sono quattro, coordinate polisindeticamente (‛ a festone ' sillogistico), le proposizioni introdotte dalla nostra congiunzione. Va sottolineata inoltre la presenza della congiunzione, con lo stesso valore causale, nel periodo che segue immediatamente (§ 3): E con ciò sia cosa che, secondo l'usanza de la sopradetta cittade, donne con donne e uomini con uomini s'adunino a cotale tristizia, molte donne s'adunaro colà dove questa Beatrice piangea pietosamente; e ancora in Vn XLI 6 lo mio pensero sale ne la qualitade di costei in grado che lo mio intelletto no lo puote comprendere; con ciò sia cosa che lo nostro intelletto s'abbia a quelle benedette anime sì come l'occhio debole a lo sole; e XIV 13, XXV 2 e 7, XXIX 2, XXX 2.
In Cv I I 18 E con ciò sia cosa che la vera intenzione mia fosse altra che quella che di fuori mostrano le canzoni predette, per allegorica esposizione quelle intendo mostrare, appresso la litterale istoria ragionata; VII 12 Onde con ciò sia cosa che molti più siano quelli che desiderano intendere quelle non litterati che litterati, seguitasi che non averebbe pieno lo suo comandamento come 'l volgare, che da li litterati e non litterati è inteso; IV XII 6 E però dice Tullio in quello De Paradoxo, abominando le ricchezze: " Io in nullo tempo per fermo né le pecunie di costoro, né le magioni magnifiche, né le ricchezze, né le signorie, né l'allegrezze de le quali massimamente sono astretti, tra cose buone o desiderabili esser dissi; con ciò sia cosa che certo io vedesse li uomini ne l'abondanza di queste cose massimamente desiderare quelle di che abondano... " (che è la traduzione di un passo di Cicerone [Par. I I 6]: " Nunquam ego hercule neque pecunias istorum, neque tecta magnifica neque opes neque imperia neque eas quibus maxime adstricti sunt voluptates, in bonis rebus aut expetendis esse duxi, quippe quum viderem, rebus his circumfluentibus, ea tamen desiderare maxime quibus abundarent "). E inoltre I IV 13, VI 5, VIII 12, XII 13, XIII 3, II I 9, 11 e 12 , IV 3 , 10, 11 e 14, V 7 e 9, VIII 3 e 4 (Potrebbe dire alcuno: ‛ Con ciò sia cosa che ' amore sia effetto di queste intelligenze... e quello di prima fosse amore così come questo di poi, perché la loro vertù corrompe l'uno e l'altro genera? con ciò sia cosa che innanzi dovrebbe quello salvare, per la ragione che ciascuna cagione ama lo suo effetto e, amando quello, salva quell'altro: al secondo c., non enucleando la proposizione per rapportarla alle affermazioni iniziali - dando quindi alla congiunzione il suo valore causale dichiarato - ma considerandola di seguito, così com'è, si potrebbe dare il valore conclusivo di " infatti "); II VIII 11 (due volte e di tipo diverso: nel primo caso con il congiuntivo, nel secondo con l'indicativo) e 13, XI 5, XIV 3 e 8 , III I 5, II 5, VI 12, VII 16, VIII 10, XV 7 e 10, IV III 3, IV 3 e 11, VIII 6 e 13, IX 8 e 13, X 6 e 10 (due volte), XI 4 e 11, XIV 10 (due volte), XXII 3 e 8, XXIII 6.
1.2. Con lo stesso valore causale e i medesimi significati, ma con il verbo al modo indicativo. Un caso in Vn XXXV 3 Onde, con ciò sia cosa che quando li miseri veggiono di loro compassione altrui, più tosto si muovono a lagrimare... io senti' allora cominciare li miei occhi a volere piangere; Cv I II 11 E però, con ciò sia cosa che lo consentire è uno confessare, villania fa chi loda o chi biasima dinanzi al viso alcuno, perché né consentire né negare puote lo così estimato sanza cadere in colpa di lodarsi o di biasimare; V 12 onde, con ciò sia cosa che lo latino molte cose manifesta concepute ne la mente che lo volgare far non può... più è la vertù sua che quella del volgare; IV V 1 Non è maraviglia se la divina provedenza, che del tutto l'angelico e lo umano accorgimento soperchia, occultamente a noi molte volte procede, con ciò sia cosa che spesse volte l'umane operazioni a li uomini medesimi ascondono la loro intenzione; e inoltre III XV 3, IV III 8, IV 1 e 9, XIV 9, XVI 9. Nello stesso Convivio (IV XIV 7) un caso d'inserzione di una parentetica tra gli elementi che compongono la locuzione congiuntiva, che è massimo inconveniente, con ciò sia cosa, com'ho no[t]ato, che la cosa quanto è migliore tanto più è cagione di bene.
2. L'unico caso in cui la locuzione congiuntiva ha senz'altro valore concessivo, e il significato di " benché ", Si trova in Vn XII 7 Onde con ciò sia cosa che veracemente sia conosciuto per lei alquanto lo tuo secreto per lunga consuetudine, voglio che tu dichi certe parole per rima, ne le quali tu comprendi la forza che io tegno sopra te per lei.
Particolarmente interessante sembra il seguente altro caso di Vn XVIII 1 (si noti anche che la locuzione congiuntiva, che è all'inizio del capitolo, apre direttamente il periodo): Con ciò sia cosa che per la vista mia molte persone avessero compreso lo secreto del mio cuore, certe donne, le quali adunate s'erano dilettandosi l'una ne la compagnia de l'altra, sapeano bene lo mio cuore, però che ciascuna di loro era stata a molte mie sconfitte. Il valore che noi attribuiamo alla congiunzione è concessivo e condizionale insieme (" benché ", " per quanto "), con una correlazione con un " (tuttavia) solamente " sottinteso prima delle parole certe donne, soggetto della proposizione principale in apodosi. Indubbiamente ci troviamo di fronte a un riflesso ed efficace caso di sintassi stilistica.
Bibl. - B.Migliorini, in " Lingua Nostra " XV (1953) 95: tra altre cose, vi è affermato che la locuzione congiuntiva qui in esame risale a ‛ com(e) '.