compressibilita
compressibilità [Der. di compressibile] [FML] La proprietà dei corpi di diminuire di volume quando siano compressi, sinon. di comprimibilità; generic., si può dire che tale proprietà è molto spiccata negli aeriformi, ed è invece molto poco rilevante per i liquidi e i solidi. Si distinguono vari tipi di c. a seconda delle diverse modalità di realizzare la compressione: la distinzione più importante è fra la c. isoterma, che riguarda una compressione attuata in modo che la temperatura non vari, e la c. adiabatica, in cui la compressione avviene senza scambi di calore con l'esterno (per es., perché essa è sufficientemente rapida). La c. è misurata dal coefficiente di c., definito come la diminuzione relativa del volume v del corpo corrispondente a un aumento unitario della pressione p, secondo la relazione: k=-dv/(v dp); tale coefficiente ha le dimensioni dell'inverso di una pressione; sua unità di misura SI è il pascal a meno uno (Pa-1), equivalente al metro quadrato a newton (m2/N). In relazione ai due principali tipi di c. anzidetti, si ha luogo a distinguere tra coefficiente di c. adiabatica e coefficiente di c. isoterma; per i solidi, e anche per i liquidi, interessa maggiormente il coefficiente isotermo, peraltro non molto diverso da quello adiabatico. (a) Solidi. Per essi tale coefficiente, sempre molto piccolo (in prima approssimazione, i solidi si possono ritenere praticamente incomprimibili), diminuisce lievemente al crescere della pressione applicata e cresce apprezzabilmente al crescere della temperatura. Nei solidi isotropi, una pressione uniforme muta il volume ma lascia immutata la forma del corpo; non così nei solidi anisotropi, quali i cristalli, per i quali occorre dare in genere non più uno ma tre coefficienti, relativi ai tre assi di un conveniente riferimento cartesiano spaziale. (b) Liquidi. Il comportamento dei liquidi è analogo a quello dei solidi isotropi e anche per essi il coefficiente di c. è molto piccolo, dell'ordine di 10-10 Pa-1, (tanto da potersi affermare, in prima approssimazione, che anche i liquidi sono praticamente incomprimibili). (c) Gas. Per la tenuità della coesione fra le loro particelle, i gas presentano notevolissima c.; la c. isoterma è regolata dalla legge di Boyle, pv= cost, e il coefficiente di c. isoterma vale 1/p; per la c. adiabatica vale, invece, la legge pvγ= cost, con γ rapporto fra i calori specifici a pressione costante e a volume costante, e il coefficiente di c. adiabatica vale 1/(γp). ◆ [ALG] [ANM] C. algoritmica: la proprietà di qualsiasi funzione matematica o successione numerica (e quindi, per es., della legge di evoluzione di un sistema) di essere espressa in modo conciso tramite un algoritmo (che può costituire, per es., il programma di un calcolatore elettronico in base al quale questo può riprodurre tale evoluzione); in partic., per l'evoluzione di un sistema che presenti le proprietà del caos deterministico, tale c. è nulla. Per estensione, il termine è usato con rifer. alla ricerca scientifica in generale, che, per es. mediante la scoperta di leggi, tende costantemente ad aumentare la c. algoritmica della rappresentazione dei fenomeni con cui ha a che fare. ◆ [FML] Fattore di c.: grandezza con cui nell'equazione di stato dei gas reali si tiene conto della variazione di volume dovuta alla c.: v. stato, equazione di: V 614 b. ◆ [FML] Modulo di c.: v. onde elastiche nei liquidi: IV 271 c. ◆ [MCQ] Regola di somma per la c.: v. liquido quantistico di particelle cariche: III 435 b.