COMPOSIZIONE
Tipografia. - È la combinazione dei caratteri tipografici, per la riproduzione degli scritti. La composizione tipografica si eseguisce a mano e a macchina, e quest'ultima può essere semplice o mista, cioè composizione e fondita insieme. La composizione, oltre che riprodurre fedelmente il manoscritto, deve presentare compattezza e regolarità così da risultare bella e facile alla lettura. La parte della composizione che richiede maggiore attenzione e abilità è l'impaginatura, cioè la formazione delle pagine, dei frontespizî, degli occhietti e delle copertine.
La composizione viene in un primo tempo eseguita in colonna, cioè formando prima le righe alla giustezza o lunghezza massima che debbono avere rispetto alla larghezza del formato della pagina e poi le colonne o pezzi di composizioni facendoli in generale lunghi due o tre volte la pagina stessa del libro. Questa composizione è sottoposta alla prima revisione e l'autore può apportarvi larghe correzioni e anche cambiamenti, essendo relativamente facile per il compositore eseguirli senza troppo lavoro. Corrette queste bozze in colonna, si procede all'impaginatura, cioè alla formazione delle pagine, le quali dovranno avere in uno stesso libro una stessa altezza di composizione. Solo se il principio di un capitolo esige di andare in testa a pagina nuova, allora la pagina ove il capitolo antecedente finisce potrà rimanere anche mozza, cioè con le sole righe che rimangono del capitolo antecedente. Uno speciale riguardo, nell'impaginatura, è dovuto alle note che possono accompagnare il testo, le quali trovano più spesso posto in fondo alla pagina e per questo pongono il compositore in qualche imbarazzo per sistemare la pagina con eleganza; mentre se le note vengono poste in fine d'ogni capitolo, o in fine del volume, l'opera del compositore è molto facilitata. Maggiore abilità nel tipografo compositore è richiesta nella composizione degl'indici e ancor più in quella dei frontespizî, delle copertine, delle pagine con tabelle numeriche e delle pagine d'un listino o d'un catalogo.
La composizione tipografica si suole distinguere in: corrente o andante, cioè uniforme nelle righe, senza richiami, senza intercalazioni, senza grappe, equazioni, ecc., usata principalmente per scritti narrativi di romanzo o novella; mista, che contiene intercalazioni o citazioni, per le quali è richiesto un carattere diverso da quello principalmente usato per il testo; lardellata, quando ricorrono spesso frasi o parole in carattere corsivo e neretto mescolate al tipo principale usato per il testo; intercalata, quando contiene caratteri estranei a quelli del testo, richiesti più specialmente per le citazioni di greco, di arabo, di cinese, ecc.; alternata, quando a un rigo in una data lingua, segue subito un altro rigo in lingua diversa; parallela, quando è eseguita su una o più colonne, in lingue diverse; interlineata, quando presenta spazî o interlinee fra un rigo e l'altro (le interlinee sono lamine di piombo che si pongono fra riga e riga di composizione per distanziare le righe e dare a certe pagine un effetto più ricco e più chiaro alla lettura); disinterlineata, quando si presenta senza interlinee, fitta, compatta.
Composizione meccanica. - Le prime macchine compositrici riguardavano soltanto la composizione e scomposizione di caratteri già fusi e immagazzinati in speciali reparti. Vennero poi le macchine compositrici e fonditrici nello stesso tempo, che si andarono dividendo in due grandi gruppi: macchine compositrici, che fondono la riga intera, cioè nella misura voluta dalla larghezza della pagina, e macchine compositrici-fonditrici a caratteri mobili. La macchina più diffusa del primo tipo è la linotype, donde l'espressione di composizione linotipica per indicare la composizione eseguita con fusione di riga intera. La macchina più diffusa del secondo tipo è la monotype, da cui l'espressione di composizione monotipica, per indicare la composizione eseguita con fusione di caratteri mobili. Questo secondo tipo offre indubbiamente grandi vantaggi, rendendo possibili le correzioni mediante sostituzione della lettera o parola sbagliata come si fa per le composizioni a mano, invece che mediante ricomposizione della riga intera.