COMPOSITIO (sinonimi: iunctura, Coniunctio, concordia, consensus, constructio; in greco σύνϑεσις, σύνταξις)
È vocabolo di grande uso nelle trattazioni di retorica e di musica (Cic., Ad Her., iv, 12, 17: "compositio est verborum constructio"; Quint., Inst. or., ix, 4, 22: "in omni compositione tria sunt genera necessaria ordo iunctura numerus"; Diom., Gramm., i, 456, 8: "ornatus species sunt duae ex quibus prior debet esse compositio, quam Graeci synthesin dicunt"; M. Cap., ix, 967: "rhythmus... est compositio quaedam ex sensibilibus collata temporibus".
Nel campo delle arti il termine è molto usato, naturalmente, in architettura. Le compositiones degli elementi struttivi costituiscono la qualità, o ποιότης, dell'edificio: "dispositio est... elegans e compositionibus effectus operis cum qualitate". È quindi un valore ottico, e costituisce l'eleganza della esecuzione (Vitr., i, 2, 2: e poco oltre: "eurythmia est venusta species commodusque in compositionibus membrorum aspectus").
Pertanto, come in musica si confonde col ritmo, così in architettura compositio si identifica con la simmetria: "Aedium compositio (Vitr., iii, 1, 1) constat ex symmetria... Namque non potest aedis ulla sine symmetria atque proportione rationem habere compositionis": cioè nessun tempio potrebbe presentare una ben calcolata e logica composizione se non fosse stato costruito in base alle leggi della simmetria e della proporzione. Analogamente le colonne centrali dei lati corti del tempio debbono avere una rastremazione esterna mentre internamente sono a profilo verticale: solo così le figurae compositionis saranno perfette. È ribadito il valore ottico del termine.